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Martedì a Modena Giornata Erasmus per gli studenti Unimore in partenza

Sono 712 gli studenti Unimore, che si accingono a lasciare le sedi di studio di Modena e Reggio Emilia per trascorrere un periodo di soggiorno in un’università di uno degli Stati europei aderenti al Programma Erasmus, che – oltre ai membri UE – è allargato anche a Svizzera e Turchia.

E a giudicare dall’interesse degli studenti Unimore per questa esperienza di studio, la voglia di Europa tra i giovani non è affatto in crisi, ma addirittura rafforzata, nonostante sia ripetutamente messa in discussione. Infatti, per il prossimo anno accademico 2019/2020 il numero di quanti hanno pronta la valigia è in significativo aumento, ossia 90 in più rispetto al 2018/2019 (+14,47%), tanto da raggiungere per Unimore il massimo storico dalla nascita del programma.

Tutti “studenti outgoing” sono attesi per un appuntamento che è entrato ormai nella tradizione dell’Ateneo emiliano, la “Giornata Erasmus”, nel corso del quale riceveranno lo status di “studente Erasmus”, una sorta di investitura ufficiale suggellata dalla firma di un accordo finanziario, che dà diritto a ricevere la borsa di studio finanziata della Commissione Europea, dal Governo svizzero per quanti si recano nel Paese elvetico (10), oltre alla borsa integrativa, finanziata in parte dall’Ateneo e in parte dal “Fondo Giovani” del MIUR.

L’appuntamento per questo importante momento, che vedrà presente anche il neo assessore alla Città Universitaria del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi, è per martedì 25 giugno a partire dalle ore 9.00 nell’Aula Magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Largo del Pozzo 71) a Modena.

La giornata, aperta dal saluto del prof. Alessandro Capra del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, proseguirà con una presentazione di questa esperienza portata da un rappresentante dell’ESN (Erasmus Student Network). Quindi, prima di procedere alla firma dell’accordo finanziario, il dott. Antonio Sblendorio dell’Ufficio Relazioni Internazionali ne illustrerà ai partecipanti gli aspetti finanziari ed amministrativi.

Dal punto di vista organizzativo questa giornata consente di siglare in un giorno solo i contratti che altrove vengono sottoscritti in un arco di tempo di settimane con inevitabili attese agli sportelli, di fornire agli studenti adeguati strumenti informativi in merito agli adempimenti del programma e di comprendere a pieno il valore e l’investimento di Unimore su questa iniziativa di mobilità internazionale, parte di un percorso che va ad arricchire il bagaglio culturale e scientifico posseduto dai suoi futuri laureati.

L’Accordo Finanziario

La durata del periodo di soggiorno all’estero varia da 3 a 12 mesi. Il contributo finanziario mensile erogato della Commissione Europea è differenziato in base al Paese di destinazione: è di 300,00 euro per mobilità verso Danimarca, Finlandia, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Lichtenstein, Norvegia, Svezia e Regno Unito e di 250,00 euro per Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. Per quanti si recano in Svizzera sarà, invece, di 300,00 euro mensili.

Per gli studenti che provengono da contesti socio-economici svantaggiati e per gli studenti con bisogni speciali è previsto, inoltre, un contributo integrativo comunitario.

Analisi partenti Unimore e mete

Il numero degli studenti in partenza, negli ultimi 9 anni, è quasi raddoppiato da 362 nell’anno accademico 2010-2011 a 712 (+ 350, + 96,7%) nell’anno accademico che sta per iniziare. Nell’anno accademico passato 2018/2019 gli studenti partiti sono stati 622. Il balzo è, dunque, significativo anche se confrontato con il recente passato. Questo dato fa ben comprendere quanto sia avvertita tra i giovani l’esigenza di completare il proprio bagaglio culturale e formativo con un’esperienza di studio all’estero, considerata quasi una chiave indispensabile per accrescere le proprie opportunità occupazionali. Dopo anni di sostanziale stabilità in uscita, con un numero di partenti Unimore fissato sotto la soglia dei 380 fino al 2012/213, ad iniziare dall’anno accademico 2013-2014 si è assistito ad un rapido e costante incremento di domande per Erasmus.

La destinazione più gettonata è da sempre la Spagna con 253 candidati (35,53%), seguita a lunga distanza dalla Francia con 100 (14,5%), dalla Germania con 63 (8,85%) e dal Portogallo con 52 (7,30%). Molto più distaccati seguono Polonia (29), Regno Unito (27), Norvegia (23) e Svezia (22). Complessivamente le mete sono distribuite attraverso 28 paesi europei più la Turchia.

Gli studenti maggiormente coinvolti e desiderosi di approfittare di un’esperienza di studio davvero unica, sono i ragazzi iscritti al Dipartimento di Studi Linguisti e Culturali con 145 partenti (20,37%) e al Dipartimento di Economia “Marco Biagi” con 135 partenti (18,96%). Più distanziati ci sono gli studenti del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari (84, 11,80%), del Dipartimento di Comunicazione ed Economia (66, 9,27%) e della Facoltà di Medicina e Chirurgia (61, 8,57%).

A livello di sedi la distribuzione vede in partenza 487 iscritti a corsi di laurea erogati a Modena (68,4%) e 225 iscritti a corsi attivi a Reggio Emilia (31,6%).

Le risorse

Ad oggi, il budget disponibile per questa iniziativa è di 2.350.000,00 euro: 825.000,00 da fondi UE, 625.00,00 da Unimore e 900.000,00 dal MIUR.

“il costante e progressivo incremento di candidature per il programma Erasmus – ha detto il Pro Rettore e Delegato ai Rapporti internazionali prof. Sergio Ferrari – è un preciso segnale della volontà e della apertura di credito dei giovani verso l’Europa. Ma è anche il risultato delle azioni intraprese dall’Ateneo per intensificare la propria proiezione internazionale e dei rapporti sempre più numerosi e saldi che i docenti dell’Ateneo hanno saputo instaurare con realtà accademiche straniere, dove i nostri studenti verranno accolti. Sono certo, e i numeri lo dimostrano, che questa esperienza arricchisce, perciò auguro alle centinaia di ragazze e ragazzi che si preparano a partire di aderire con entusiasmo a questo programma, di impegnarsi nello studio e di acquisire nel periodo di soggiorno il maggior numero di crediti formativi possibili, rendendo nel miglior modo efficace la loro permanenza”.
















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