Migliorare l’attività di vigilanza sulla caccia e la pesca. Con questo obiettivo la Provincia di Modena ha pubblicato il bando per individuare le guardie volontarie ittico-venatorie che collaboreranno nei prossimi tre anni con la Polizia provinciale nelle attività di controllo.
Possono presentare domanda, entro le ore 13 di lunedì 17 giugno, le associazioni di volontariato e i singoli volontari abilitati alla vigilanza ittico-venatoria.
Dopo la procedura di selezione, la Provincia stipulerà apposite convenzioni con le associazioni per un’attività viene effettuata a titolo gratuito e con il coordinamento della Polizia provinciale.
Gli agenti della Polizia provinciale sono 16 più il comandante, a cui si aggiungono oltre 70 guardie volontarie faunistico-venatorie, attualmente in servizio con compiti, appunto, di vigilanza: quelle degli Atc e delle Aziende faunistiche venatorie, singoli volontari o aderenti ad associazioni tra cui le Gev e le Gel.
Come sottolinea Fabio Leonelli, comandante della Polizia provinciale, «il ruolo dei volontari è fondamentale per garantire un sempre più efficace presidio del territorio affinché le attività di svolgano nel rispetto delle regole».
Nel corso del 2018 la Polizia provinciale di Modena ha effettuato 1513 controlli di cui 1261 in materia di caccia e 252 in materia di pesca, con un aumento di circa il dieci per cento rispetto all’anno precedente.
Le sanzioni amministrative sono state 413 in materia di caccia e 14 in materia di pesca.
I controlli si estendono a un territorio vasto 250 mila ettari, con circa 160 mila ettari di superficie cacciabile, 60 mila ettari di aree protette e le aree vicine ai centri abitati dove è vietato cacciare; inoltre la Polizia provinciale gestisce e coordina i piani di controllo delle nutrie a tutela degli argini dei fiumi in collaborazione con i Comuni, e dei cinghiali, contro i danni all’agricoltura.
Con il piano di potenziamento dei mezzi: nuova Panda 4×4 per la Polizia provinciale
Per l’attività di vigilanza la Polizia provinciale di Modena può contare d’ora in poi su un nuovo mezzo: una automobile Panda 4×4 adatta ai percorsi sterrati, acquistata di recente dall’ente nell’ambito di un piano di potenziamento dei mezzi in dotazione.
L’auto riporta sulla fiancata la scritta “Polizia locale”, come prevede la legge regionale.