Si è rivelato asso dell’informatica e del crimine: operando da un’altra provincia è riuscito a entrare nel sistema informatico di un’azienda reggiana decodificando l’iban di un bonifico. Il danaro destinato ad un fornitore, grazie all’accesso fraudolento per il tramite di un malware, è quindi finito nel conto di un 53enne calabrese residente in provincia di Roma, ora finito nei guai. Infatti, con l’accusa di frode informatica i militari della stazione di Castellarano, a cui l’imprenditore ha formalizzato la denuncia, lo hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.
L’imprenditore 47enne reggiano, con azienda a Castellarano, lo scorso mese di aprile dovendo procedere al saldo di una fattura ha provveduto ad effettuare un bonifico di oltre 10.000 a favore di un suo fornitore. A bonifico effettuato però ha verificato che a causa di un malware, che aveva precedentemente infettato il sistema informatico aziendale, erano state clonate le coordinate del bonifico e pertanto i soldi erano stati indebitamente accreditati su un altro conto corrente. Resosi conto di quanto successo, il 47enne si è rivolto ai carabinieri del paese formalizzando la relativa denuncia. Le indagini dei militari, grazie a mirati accertamenti bancari, hanno indirizzato le attenzioni investigative nei confronti di un calabrese, peraltro gravato da specifici precedenti di polizia concernenti frodi informatiche compiute con l’identico modus operandi. A suo carico i carabinieri riuscivano ad acquisire incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine alla frode informatica subita dall’imprenditore reggiano, circostanza per la quale il 53enne veniva denunciato alla Procura reggiana.
