Venerdì 31 maggio alle ore 17.30 prosegue il ciclo di conferenze della Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della cultura” della Fondazione Collegio San Carlo di Modena con l’incontro dal titolo La questione filosofica del bene tenuto da Olivier Boulnois, directeur d’études presso l’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Fondatore della Chaire Étienne Gilson dell’Institut Catholique de Paris, è membro del comitato scientifico delle riviste «Recherches de théologie et philosophie médiévales» e «Chôra. Revue d’études anciennes et médiévales».
Studioso di storia della filosofia medievale, ha indagato le teorie dell’immagine e della rappresentazione nell’Occidente latino, da Agostino alla Riforma protestante. Si è interrogato inoltre sulle trasformazioni dell’idea di metafisica come scienza e ha seguito gli sviluppi delle categorie di libertà e dominium. Oltre a curare gli scritti di Duns Scoto e Giovanni Pico della Mirandola, recentemente ha pubblicato: Au-delà de l’image. Une archéologie du visuel au Moyen Âge, Ve-XVIe siècle (Paris 2008); Métaphysiques rebelles. Genèse et structures d’une science au Moyen Âge (Paris 2013); Lire le Principe d’individuation de Duns Scot (Paris 2014); Libero arbitrio e libertà secondo Tommaso d’Aquino (Napoli 2017).
Da lungo tempo, la filosofia pone il problema del male. Da dove proviene lo scandalo del male? Chi ne è responsabile? È Dio o è l’uomo? Ma questo stesso problema si fonda su un presupposto lampante: se il male è uno scandalo è perché si ritiene che il bene sia immediatamente di per sé evidente.
Tuttavia, lo stupore filosofico ci invita a considerare che anche lo stesso bene non è di per sé evidente. È in realtà sorprendente il fatto che noi possiamo volere e fare il bene. Esiste uno scandalo del bene, che ci dovrebbe sorprendere almeno quanto lo scandalo del male, che ne è il rovescio.
Dobbiamo perciò capovolgere la questione e ritrovare il bene come scandalo e come domanda che ci viene rivolta. Che cos’è il bene? Per chi è un bene? Come possiamo ottenerlo? – si interroga Olivier Boulnois – Tre vie ci si offrono: il pensiero, il desiderio e l’azione. Il bene è l’oggetto del nostro pensiero? O è piuttosto ciò a cui tende il nostro desiderio? O è il risultato della nostra azione?
Innanzitutto – prosegue Olivier Boulnois – mi chiederò: I) qual è l’essenza del bene? Possiamo conoscerla? In seguito: II): come si accede al bene? In che modo il bene può essere il risultato della nostra azione e l’oggetto del nostro desiderio? Infine, affronterò un’obiezione: III) se il nostro rapporto con il bene si fonda sul desiderio, noi lo facciamo dipendere dall’esistenza di una natura, ed in particolare della natura umana. Ma ciò non significa sottometterlo a ciò che vi è di più soggettivo ed arbitrario?
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione. La partecipazione è libera e a richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni è organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di accreditamento degli enti di formazione del personale della scuola n. 170/2016, con il contributo di BPER: Banca. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sul sito www.fondazionesancarlo.it, dove sarà accessibile gratuitamente.
Erede di una tradizione secolare nell’ambito della formazione dei giovani, la Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della cultura” rappresenta un centro di eccellenza e di alta qualificazione didattica e scientifica. La Scuola ha per fine la formazione post-lauream secondo programmi di ricerca interdisciplinari (filosofia, scienze religiose, scienze umane e sociali e studi storici) e prevede due distinti percorsi formativi, ai quali si accede per concorso pubblico internazionale: il corso di perfezionamento triennale, riconosciuto equipollente al dottorato di ricerca, e il corso di specializzazione annuale. L’attività didattica consiste in corsi residenziali con docenti di fama internazionale, seminari, incontri di discussione e convegni per un totale annuo di oltre 250 ore di lezione in lingua italiana, inglese e francese.