La scuola dell’infanzia rappresenta un tassello importante per i futuri apprendimenti delle bambine e dei bambini che oggi vengono al mondo in un ambiente in cui il digitale è intorno a loro, sin dalla nascita. Alle famiglie e alla scuola spetta il compito di educare tutti i bambini, compresi quelli con disabilità, ad un uso corretto degli strumenti e dei loro prodotti. Per poter affrontare questa tematica, in modo costruttivo, è opportuno che gli ambienti di apprendimento contengano anche materiali e strumenti/giochi tecnologici/digitali (a cui i bimbi sono spesso esposti, anche in modi inappropriati, nelle loro case), che incuriosiscano i bambini e li portino, per scoperta, ad un apprendimento consapevole e partecipato che li coinvolga in modo attivo e costruttivo.
Questo l’obiettivo del progetto “Gioco e imparo anche con il digitale: primi passi per apprendimenti consapevoli e inclusivi” che è partito lo scorso gennaio e ha coinvolto le due scuole dell’infanzia di Calcara e Crespellano che fanno capo all’Istituto Comprensivo di Crespellano (Valsamoggia) in provincia di Bologna nella realizzazione di due laboratori per attività esplorative anche con uso del digitale. In entrambi i plessi sono presenti anche bambini con difficoltà.
Il progetto è realizzato dalla Fondazione ASPHI Onlus di Bologna che si sta occupando della formazione e del supporto dei docenti dei due plessi scolastici.
UniCredit ha voluto sostenere l’iniziativa attraverso i fondi raccolti con UniCredit Card Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il cliente, permette ad ogni utilizzo di contribuire a iniziative solidali. Grazie al suo particolare meccanismo, infatti, con il contributo della banca pari al 2 per mille di ogni spesa effettuata, si alimenta il Fondo Carta Etica che negli ultimi dieci anni ha permesso ad UniCredit di supportare più di 650 iniziative benefiche in tutta Italia.
I nuovi strumenti di “Gioco e imparo” – ad esempio il microscopio, microfono bluetooth e un grande schermo interattivo – sono stati così acquistati con il contributo del Fondo Carta Etica di UniCredit e affiancano i tradizionali materiali didattici. Il digitale viene utilizzato non solo per favorire una maggiore partecipazione/inclusione dei bambini con difficoltà ma anche per educare tutti i bambini a creare qualcosa di nuovo a partire dalla loro fantasia, dalle loro esperienze dirette della vita quotidiana.