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Le cartelle personali dei dipendenti delle Officine Meccaniche Reggiane sono ora direttamente consultabili

I volti, i documenti, le formule stringate dell’addetto amministrativo che indicano il giorno di assunzione, il reparto di assegnazione e le mansioni, il licenziamento e la riassunzione, un permesso, le ferie… Piccole\grandi tracce del lavoro e della vita di 22.000 persone: operai, impiegati, progettisti, dirigenti che dal 1904 al 1994 hanno speso i loro giorni, i loro ideali, la loro competenza e perizia, la loro fatica nei 600.000 metri quadrati di capannoni, uffici e servizi a Santa Croce di Reggio Emilia, nelle Officine Meccaniche Reggiane. Quelle 22.000 cartelle personali, dopo un lungo intervento di riordino recentemente conclusosi con la loro catalogazione e inventariazione, sono state trasferite nei giorni scorsi dai magazzini comunali – dove erano temporaneamente depositate per problemi di spazio – in un’apposita sezione allestita nel Polo archivistico, in via Dante Alighieri 11 (Chiostri di San Domenico), gestito da Istoreco.

D’ora in poi saranno direttamente consultabili, nel rispetto delle leggi in materia archivistica e di privacy, da parte di studiosi, ricercatori, famigliari degli stessi ex dipendenti, e sabato 18 maggio l’iniziativa “R-Day 2” aprirà le porte su questa preziosa documentazione offrendo, nel contempo, altre opportunità. Il programma prevede infatti, a partire dalle ore 15 e sino alle 18, la possibilità di effettuare visite guidate alla nuova sezione, di ottenere informazioni dagli storici di Istoreco e, per gli ex lavoratori o i loro famigliari, di lasciare la propria testimonianza, che andrà ad arricchire la ricerca avviata dal Centro teatrale MaMiMò e da Spazio Gerra finalizzata a realizzare, in collaborazione con la Fondazione I Teatri, uno spettacolo dedicato al personale delle “Reggiane” da proporre nella stagione di prosa 2019-2020. Al termine della giornata verrà inoltre effettuata, in anteprima, una proiezione delle video interviste sino ad ora raccolte. Si tratta di un altro passo avanti del progetto di salvaguardia, riordino e valorizzazione dell’Archivio storico delle Officine Reggiane – disegni tecnici, fondo fotografico, cartelle del personale, libri sociali, video e oggetti – donato dall’imprenditore Luciano Fantuzzi al Comune di Reggio Emilia. Alla realizzazione di tale progetto, avviato nel 2015, partecipano, insieme all’Amministrazione comunale – Biblioteca Panizzi, Iren, STU-Società di trasformazione urbana “Reggiane”, UniMoRe-Università degli studi di Modena e Reggio, ICAR-Istituto centrale per gli archivi, Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia Romagna, con la collaborazione di Istoreco e Spazio Gerra.

Info: Polo archivistico (Chiostri di San Domenico, via Dante Alighieri 11, Reggio Emilia), tel. 0522/456125. E-mail: michele.bellelli@comune.re.it, Sito web: www.archivioreggiane.it

LE CARTELLE DEL PERSONALE – Dell’intero Archivio storico Officine Reggiane, la parte più voluminosa è quella relativa al Personale e alla sua gestione, che da sola ha una consistenza di circa 200 metri lineari e che rappresenta un emozionante ‘ritorno al presente’, una riemersione alla vita della città e del nostro tempo di pezzi di storie di quelle persone, protagoniste per un secolo, il Novecento, della grande fabbrica giunta ad essere la quarta in Italia dopo Fiat, Breda e Ansaldo.

All’apice del loro successo industriale, durante la seconda guerra mondiale e nella fase di massima espansione nei primi anni Quaranta, la ‘Officine Reggiane’ aveva quasi 12.000 dipendenti, ma nel suo intero secolo di vita i suoi lavoratori sono stati molti di più: 6.000 durante la prima guerra mondiale, 5.000 all’epoca della liquidazione coatta (1951) e migliaia di altri nei decenni successivi. Dipendenti che provenivano non solo da Reggio Emilia, ma da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. L’ufficio personale raccoglieva non solo i loro nomi, ma anche la loro storia professionale: assunzioni, specializzazioni, mansioni, raccomandazioni e promozioni, licenziamenti, premi e punizioni, infortuni, in certe fasi anche orientamenti politici e poi stipendi, contribuzioni, costi assicurativi.

Alcuni di loro erano famosi, come l’asso dell’aviazione Pietro Scapinelli, ma la maggior parte era composta da normali lavoratori, padri e madri di famiglia, orgogliosi di lavorare in una grande azienda, vanto di un’intera città.

Gli oltre 22.000 fascicoli individuali sono collocati in ordine alfabetico e distinti fra operai, quadri e dirigenti. Ciascuno di essi racconta la storia personale e lavorativa del dipendente. Le schede individuali che documentano gli stati di servizio, assieme ai singoli fascicoli, rappresentano una fonte di informazione significativa per la quantità e la varietà delle registrazioni riportate e costituiscono lo strumento primario e corrente di informazione sui lavoratori, che l’organizzazione aziendale tiene costantemente aggiornati. Proprio per questa loro specificità, le cartelle del personale consentono di ricostruire diacronicamente intere storie di lavoro, durate anche decine di anni.

Una parte consistente del materiale afferente al personale riguarda anche le condizioni generali del lavoro: la sicurezza, l’infortunistica, la protezione della salute e dell’ambiente. Conservati in raccoglitori e fascicoli, si trovano inoltre carteggi inerenti a disposizioni interne, leggi e normative, attività, verbali del comitato di sicurezza, accordi con le rappresentanze sindacali.

Storici, ricercatori e cittadini potranno consultare i fascicoli dei dipendenti rivolgendosi al Polo Archivistico, secondo le modalità previste dalle disposizioni di legge in materia archivistica e di privacy.

SITO ARCHIVIOREGGIANE.IT – Il sito www.archivioreggiane.it offre un’efficace, agile ed esaustiva panoramica sulla storia, i protagonisti e le produzioni delle Officine. Aperto a ulteriori sviluppi e integrazioni, il sito è stato concepito per far conoscere i materiali e le attività dell’Archivio e per mettere a disposizione informazioni in particolare per cittadini e scuole. Ha una veste accattivante, è ricco di foto e agilmente consultabile su mobile.

I molti materiali sono suddivisi in 5 sezioni, ognuna delle quali illustrata da foto-gallery, testi e video: la Storia delle Officine Reggiane – suddivisa nelle sottosezioni Le Reggiane in capitoli con dati storici in ordine cronologico e La produzione dove si esplora la storia in base ai prodotti realizzati (fra cui treni, aerei, gru per porti e scali ferroviari, armamenti, macchinari per zuccherifici, pastifici e dissalatori, trattori e altri mezzi agricoli), il Patrimonio (fondo fotografico, audiovisivo, fascicoli personale, libri amministrativi e contabili, disegni tecnici… ), l’Archivio digitale Unimore, le Attività che porta avanti l’Archivio (mostre, eventi, didattica) e una scelta ampia di saggi, contributi video, audio e interviste per approfondire; infine la sezione Partecipa con le info su Art Bonus, contributi di oggetti e documenti storici, accesso ai vari servizi e moduli.

















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