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Primo intervento di litotrissia percutanea in Sala Ibrida a Modena

Prosegue a pieno regime l’attività della Sala Ibrida dell’Ospedale Civile di Baggiovara. Il 10 aprile scorso, l’Urologia, diretta dal prof. Bernardo Rocco, è stato effettuato il primo intervento in Italia di litotrissia percutanea(PCNL) in sala ibrida, che ha beneficiato delle nuove tecnologie della sala e, in particolare dell’angiografo di ultima generazione. In sala, il dott.Corradino di Pietroe, insieme al dott.Francesco Antonio Fidanza– entrambi urologi del Civile. Prima di oggi solo due centri, uno in Germania ed uno in Brasile, hanno eseguito questo tipo di procedura.

“La PCNL– spiega il prof. Bernardo Rocco- è una procedura consolidata in urologia che viene eseguita per calcolosi renale complessa: consiste della frammentazione del calcolo per via endourologica, cioè all’interno del rene senza necessità di incisioni. La via di accesso al rene viene realizzata mediante una singola puntura di qualche millimetro sul fianco del paziente, attraverso la quale viene introdotto lo strumento (nefroscopio con fibra laser) che consente di frammentare il calcolo sotto diretta visione endoscopica. In questo contesto, il vantaggio introdotto dalla Sala Ibrida consiste nel poter pianificare e controllare la puntura percutanea e quindi facilitare l’accesso al rene”.

Tradizionalmente la puntura viene eseguita sotto guida ecografica o fluoroscopica; la visualizzazione del percorso dell’ago avviene in 2D (con l’ecografia). La tecnologia di cui è provvista la Sala Ibrida permette la pianificazione di una puntura TC-guidata, la sua ricostruzione in 3D ed il suo monitoraggio 3D in tempo reale– anche in corso di intervento – per controllarne la sicurezza e la precisione.

La Sala Ibrida – dotata del nuovo angiografo ARTIS e di un puntatore laser – consente di trattare casi molto complessi di calcolosi renale, anche in presenza di malformazioni renali o scheletriche che potenzialmente rendono l’accesso percutaneo al rene estremamente complicato e pericoloso.

“La puntura tradizionale– aggiunge il prof. Rocco-  sotto guida ecografica rimane il gold standard per i casi che non presentano particolari problematiche anatomiche e che quindi ci consentono nell’arrivare con l’ago dentro le cavità. Il vantaggio dato dalla visualizzazione in 3D si ha in quei casi in cui l’anatomia è complessa e quindi il percorso dell’ago è difficilmente preventivabile e tracciabile con 2D, in sicurezza, dentro l’addome, così come i rapporti con gli organi vicini appaiono meno sicuri. È il caso delle ectopie renali, per esempio il rene in sede pelvica, o delle malformazioni scheletriche severe come ad esempio le deviazioni della colonna in pazienti con malformazioni”.

Con la realizzazione della Sala Ibrida, quindi, l’Urologia dell’AOU di Modena, diventa il primo reparto  in Italia che dispone di queste tecnologie offrendo così al paziente tutta la gamma possibile di soluzioni minimamente invasive per la calcolosi reno-ureterale, anche la più complessa. Si completa quindi la realizzazione di uno “Stone Center”, capace di personalizzare il trattamento per ogni singolo paziente, spaziando dalla litotrissia extracorporea ESWL, all’ureteroscopia flessibile digitale fino alla nefrolitotrissia percutanea mininvasiva TC guidata.

















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