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La Conoscenza Condivisa®: il futuro? Si chiama talento emotivo

Grande successo di pubblico ha avuto la serata organizzata dal Lions Club Scandiano il 12 Aprile all’interno del bellissima Rocca dei Boiardo risalente al XII° secolo. Tema dell’evento: La Conoscenza Condivisa®: il futuro? Si chiama talento emotivo. Ospite d’eccezione il Past President del Lions club Mirandola, il dott. Guido Zaccarelli, autore di diversi saggi e già docente di informatica presso l’Università di Modena Reggio, saggista, formatore Lions FDI che ha ricevuto l’ambito riconoscimento lionistico Excellence 2017 – 2018.

Per l’anno a venire è stato eletto GST del Club Mirandola Nella sua introduzione Zaccarelli ci porta ad osservare il futuro come momento di grandi cambiamenti: «Il futuro ci attende una grande sfida: tornare ai valori della comunità e dare valore al talento emotivo delle persone». L’imprenditore nasce per fare impresa ma oggi fare l’imprenditore è una impresa per la presenza di un mercato altamente competitivo che chiede ogni giorno di realizzare prodotti e servizi orientati a soddisfare bisogni latenti e crescenti dell’intera popolazione mondiale. Pensare globale e agire locale è la necessità che avvolge l’imprenditore alla continua ricerca di idee necessarie per garantire lunga vita alla propria impresa e salvaguardare la forza lavoro come impegno sociale nei confronti dei propri collaboratori. Nel XXI secolo questo non è più sufficiente. Occorre implementare un modello organizzativo che ponga la persona al centro dell’ecosistema organizzativo dove possa riconoscersi per identità e senso di appartenenza. La Conoscenza Condivisa® è la proposta suggerita da Zaccarelli da applicare alle organizzazioni aziendali che «identifica il comportamento delle imprese che valorizzano le persone e modificano la struttura organizzativa trasformandola da piramidale a circolare». Il cambiamento è culturale, che significa coltivare, avere cura, trattare con impegno, avere premura di onorare ciò che si è ricevuto nel segno della continuità. Nel senso figurato, di ruotare la terra, dove avere cura del terreno per fare crescere e godere le persone dei suoi frutti. Per ottenere questo è necessario che le organizzazioni aziendali agiscano nel migliorare il sistema delle relazioni sociali che diventano il fondamento e l’unità di misura con la quale edificare il patrimonio socio – culturale delle aziende attuali e future. Il clima positivo che si viene ad instaurare predispone le persone al dono della conoscenza che si fonda sul principio della reciprocità: « è un dare senza perdere e un prendere senza togliere». Lo scambio paritetico delle informazioni agisce sul piano dell’espressione e sul piano del contenuto agendo in modo dinamico sulla creazione di una unica identità aziendale che disposta a fattore comune è in grado di incrementare la redditività dell’impresa. La buona volontà e l’armonia diventano la quotidianità che agisce nella dimensione del cambiamento educativo, formativo e culturale. La conoscenza solida, quella che le persone tengono per sé, diventa liquida e raggiunge gli estremi periferici di tutta l’organizzazione aziendale, coinvolgendo tutti i lavoratori in un processo decisionale allargato per recuperare risorse intangibili e trasformarle in risorse monetarie per essere impiegate per futuri investimenti. Siamo In ritardo? Come diceva il maestro Alberto Manzi, non è mai troppo tarsi pensare al bene delle persone, perché le persone sono l’albero della vita delle aziende.

(Patrizio Bosoni – Lions Club Scandiano)

















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