La presenza di 6 università sul territorio, una rete di laboratori di ricerca industriale,10 Tecnopoli e le 902 imprese innovative distribuite lungo tutta la via Emilia, fanno dell’Emilia-Romagna un territorio fertile per avviare startup, soprattutto per progetti d’impresa nati in ambito accademico. Questa la realtà fotografata dall’infografica di ASTER, società per l’innovazione e la ricerca industriale, che lancia il bando per la Start Cup Emilia-Romagna 2019, la competizione per idee di impresa innovative promossa con la Regione Emilia-Romagna.
Quest’anno la competizione sarà aperta solo a progetti di impresa ad alto contenuto tecnologico legati a Università o a enti pubblici di ricerca nazionali e internazionali. Ci si può iscrivere entro il 15 maggio seguendo le indicazioni sul sito dedicato http://www.startcupemiliaromagna.it/p/iscrizioni-e-regolamento.html.
“Abbiamo cambiato il format della Start Cup grazie a una coprogettazione con tutte le università e i centri di ricerca della regione” – sottolinea Sara Monesi, responsabile dell’area Startup di Aster – per focalizzarci di più sullo scouting di imprese che nascono da progetti di ricerca o, più genericamente, dal mondo accademico, in linea con l’appartenenza al Premio Nazionale dell’Innovazione – aperto appunto solo a progetti d’impresa nati dalla ricerca. Vorremmo rafforzare la presenza di progetti emiliano-romagnoli a questa importante vetrina nazionale, che negli anni scorsi ha premiato alcuni nostri team come Cubbit, finalista della StartCup Emilia-Romagna nel 2016, che poi ha vinto 25.000 euro nella categoria ICT del PNI Nazionale, oppure Bettery, vincitore dell’edizione 2017 che si è aggiudicata la stessa cifra nella categoria Cleantech e Energy”.
Lungo la Via Emilia delle startup Bologna è il centro con il 35,3% delle imprese innovative attive fino all’1 aprile scorso, più del doppio di quelle censite a Modena (15,6%) e Rimini (12,4%). Sono 83 (9,2% del totale) le aziende attive in provincia di Reggio Emilia e 66 quelle che Aster ha rilevato nel parmense (7,3%). La concentrazione di startup si riduce a Forlì-Cesena (6,9%), Ravenna (5,9%), Ferrara (4%) e Piacenza (3,4%).
L’edizione 2019 della Start Cup Emilia-Romagna prevede 3 fasi. Nella prima saranno selezionati 20 progetti d’impresa che, il 4-5 giugno parteciperanno a due giorni di formazione intensiva per definire il proprio business model e preparare un pitch di presentazione del progetto, che sarà giudicato da una giuria di esperti il 6 giugno durante la fiera dell’innovazione Research to Business (R2B). Le 10 migliori idee d’impresa saranno ammesse alla seconda fase della competizione: un percorso di formazione e coaching per la redazione del business plan.
Gli aspiranti imprenditori selezionati per la finale regionale della Start Cup Emilia-Romagna (Bologna, 10 ottobre) presenteranno il proprio progetto a una platea composta da imprenditori, investitori ed esperti di creazione d’impresa. I tre vincitori, dopo un’ulteriore fase di formazione e coaching, accederanno al PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione, in programma a Catania (28-29 novembre).
La Start Cup offre ai vincitori contributi in denaro messi a disposizione dagli sponsor Iren Up e Intesa Sanpaolo. A questi si aggiunge il premio Manager Italia Emilia-Romagna che ai progetti del settore dei servizi e/o del terziario offre 5000 euro e due mesi di mentorship e il premio Dubai 2020 che prevede la partecipazione della Regione Emilia-Romagna a Expo Dubai 2020.
Sono previsti anche percorsi di assistenza allo sviluppo del progetto in collaborazione con i partner della rete territoriale della Start Cup Emilia-Romagna. I progetti vincitori accederanno a un percorso di mentoring per lo sviluppo del business, l’accesso al mercato o lo sviluppo di un prototipo in collaborazione con aziende consolidate del territorio e le associazioni imprenditoriali coinvolte nella competizione.
Informazioni e bandi su: www.startcupemiliaromagna.it