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Oggi la seduta del Senato Accademico dell’Università di Bologna

Tra le pratiche presentate nella seduta di oggi del Senato Accademico dell’Università di Bologna è stato dato il via libera a sei nuovi progetti finanziati nell’ambito dei bandi della Regione Emilia-Romagna per promuovere iniziative dal basso di cooperazione decentrata, è stata presentata la relazione annuale del Garante degli Studenti, dottor Francesco Scutellari, il cui incarico è stato confermato per il triennio 2019-2021, è stato presentato il progetto di aperture serali delle biblioteche dell’Alma Mater, è stato confermato, dopo un primo periodo di sperimentazione, il Servizio di Consultazione Transculturale per gli studenti internazionali.

 

Nuovi progetti di cooperazione decentrata

Il Senato Accademico ha dato il via libera alla partenza di sei nuovi progetti a cui partecipano dipartimenti dell’Università di Bologna finanziati nell’ambito dei bandi della Regione Emilia-Romagna per promuovere iniziative dal basso di cooperazione decentrata, anche alla luce delle mobilità Field Work, in un quadro di collaborazione che coinvolge Regione, ONG del territorio e docenti e studenti dell’Alma Mater. Si tratta di attività che rientrano pienamente negli obiettivi strategici dell’Ateneo, sia perché la cooperazione allo sviluppo è parte integrande della terza missione, sia perché queste attività contribuiscono alla realizzazione dell’Agenda 2030 che l’Alma Mater ha adottato nella propria pianificazione e rendicontazione.

I progetti coinvolgono ambiti e contesti diversi in tutto il mondo. Da un progetto di formazione per i veterinari della regione del Tigrai, in Etiopia, coordinato da Vet for Africa con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze mediche e veterinarie, ad un progetto per introdurre tecniche di coltivazione sostenibili ed efficienti all’interno della Striscia di Gaza, coordinato da Overseas Onlus con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari. Un progetto per migliorare la qualità dell’offerta educativa scolastica rivolta ai giovani saharawi, coordinato da Cisp Onlus con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze della formazione, e il progetto “Med Villes” per sviluppare nuove collaborazioni tra enti locali tunisini, marocchini e italiani nel settore dell’occupazione e dello sviluppo economico, coordinato dal Comune di Bologna con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari. E ancora, il progetto “Rersus” per introdurre un’unità pilota di cure intermedie all’interno dell’Ospedale municipale di Niterói, nello stato di Rio de Janeiro, in Brasile, coordinato dalla ONG Aifo con il coinvolgimento del Dipartimento di Storia culture civiltà, fino al progetto “Rights for Youth” che punta a favorire l’occupazione giovanile nella regione di Tete, in Mozambico, coordinato da Iscos Emilia Romagna Onlus con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze politiche e sociali.

 

La relazione del Garante degli Studenti

Il Garante degli Studenti, dottor Francesco Scutellari, ha presentato la relazione sull’attività svolta nel corso del 2018. Il documento mostra un considerevole incremento delle segnalazioni trattate, che sono 430 a fronte dei 206 rilevati nel 2017. Un incremento, nota il Garante, “dovuto senz’altro alla più capillare informazione sull’istituto e sulle funzioni del Garante svolta dall’Ateneo” e ai “proficui contatti avuti con il Consiglio degli Studenti”. Questo aumento delle richieste pervenute – continua il Garante – è “un dato certamente positivo che mostra una maggiore attenzione, da parte degli studenti, agli strumenti di tutela e di garanzia offerti dall’Ateneo”.

Insieme alla presa d’atto della relazione sull’attività svolta nel 2018, il Senato Accademico dell’Alma Mater, su proposta del Rettore e con il parere favorevole del Consiglio degli Studenti, ha confermato l’incarico del dottor Francesco Scutellari come Garante degli Studenti per il triennio 2019-2021.

 

Aperture serali delle biblioteche

Prosegue e si amplia il progetto di apertura serale delle biblioteche dell’Università di Bologna. A partire dal 2016, il progetto ha permesso di mettere a disposizione degli studenti, dal lunedì al venerdì fino a mezzanotte, 1270 posti nelle biblioteche dell’Ateneo. In totale, l’ampliamento degli orari di apertura delle strutture coinvolte ha portato ad un incremento complessivo di 114 ore settimanali, a cui si vanno ad aggiungere 27 ulteriori ore di apertura nel fine settimana.

Il progetto di aperture serali è stato avviato a Bologna nelle biblioteche della zona di via Zamboni: da ottobre 2016 presso la Biblioteca Giuridica “Antonio Cicu”, a cui sono seguite poi la Biblioteca di Discipline Umanistiche, la Biblioteca di Discipline economiche “Walter Bigiavi” e la sala studio di Palazzo Paleotti. Questa prima fase di sperimentazione ha permesso di rendere accessibili fino alle 24 ben 880 posti studio: una novità che è stata accolta in modo positivo da un elevatissimo numero di utenti.

L’ampliamento delle aperture serali delle biblioteche Unibo è poi proseguito nel 2017 con la Biblioteca di Ingegneria “Gian Paolo Dore” e nel 2018 con la sala studio di UniOne e alcune biblioteche dei Campus di Ravenna e di Rimini. E l’Ateneo intende continuare su questa strada coinvolgendo nuove biblioteche sia a Bologna che nei Campus romagnoli.

 

Servizio di Consultazione Transculturale

Il Servizio di Consultazione Transculturale per gli studenti internazionali ha concluso positivamente la fase di sperimentazione e diventerà un servizio stabile a disposizione di chi ne avrà bisogno.

Nato nel 2018, il Servizio di Consultazione Transculturale ha l’obiettivo di prevenire, in una prospettiva transculturale, situazioni critiche per gli studenti internazionali che si trovano ad affrontare cambiamenti non solo relativi allo studio, ma anche conseguenti all’inserimento e all’adattamento in tempi brevi a nuovi contesti culturali. Gli studenti che si sono rivolti al servizio hanno presentato diverse esigenze, dalle richieste di informazioni pratiche su alcuni aspetti della vita sociale dello studente, fino ad azioni di supporto e chiarificazione su aspetti di disagio.

















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