I militari della Compagnia della Guardia di Finanza, al termine di un controllo eseguito nel corso dell’attuazione del “Dispositivo Permanente di Contrasto ai Traffici illeciti”, hanno individuato a Carpi un magazzino, sede di una società gestita da un soggetto di nazionalità italiana dedita alla produzione e confezione di abbigliamento, all’interno del quale sono stati rinvenuti numerosi capi di abbigliamento riportanti marchi riconducibili a note case (tra cui Versace, Christian Dior, Fendi, Chanel, Adidas, Nike, Valentino, Balenciaga) dei quali, a fattor comune, l’azienda controllata non è stata in grado di esibire alcuna licenza/contratto di produzione e/o di lavorazione intercorsa con le anzidette note Maisons.
In particolare, constatata l’impossibilità del titolare dell’azienda ad esibire la documentazione attestante la regolarità della merce rinvenuta, i militari operanti hanno effettuato una perquisizione dell’intero magazzino, nonché di un’ulteriore unità locale con sede in Carpi, dove hanno rinvenuto, nel complesso, 2.546 capi contraffatti e 15 cliché utilizzati per l’illecita produzione, sottoposti a sequestro quali prodotto e mezzo del reato di contraffazione e alterazione di marchi, punito dall’art. 473 del codice penale.
Il responsabile dell’illecito è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Modena, A.G. che ha convalidato il sequestro sia dei cliché che dei capi contraffatti, di elevata fattura, il cui valore sul mercato supera i 200.000,00 euro.
I successivi approfondimenti, inoltre, hanno consentito di accertare che la società in questione acquistava in proprio la materia prima (filati) e, in totale autonomia, provvedeva a produrre e confezionare i capi di abbigliamento con i loghi abilmente alterati, che, anche attraverso il proprio sito Web, rivendeva ad operatori del settore.
Gli interventi della specie, rientranti nella più ampia attività di controllo economico del territorio promossa dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena, continuano a perseguire il plurimo obiettivo di tutelare gli acquirenti – anche attraverso il ritiro dal commercio di prodotti contraffatti – di tutelare i marchi e di riportare sui giusti livelli i parametri della libera concorrenza, minata da coloro i quali pongono in vendita a prezzi evidentemente più concorrenziali, merce riportante marchi di vendita falsi, aiutando l’economia legale ed il sano funzionamento del tessuto produttivo rappresentato dalle imprese sane espressione del reale volano dell’economia del Paese.