Cosa succede se un gruppo di donne straordinarie, che stanno affrontando diversi tipi di tumori femminili (al seno, all’ovaio, all’utero) decidono di mettersi in gioco e diventare, a scopo benefico, modelle per una sera? Il risultato è una “Sfilata del cuore” che lancia un messaggio di speranza e positività, in programma a Villa Benni a Bologna domani, giovedì 4 aprile, a partire dalle 19.30.
Si tratta di circa venti pazienti in cura presso l’Oncologia Medica Addarii del Policlinico S.Orsola, di cui è responsabile il dott. Claudio Zamagni che, insieme ad altre undici tra medici specializzandi e infermiere, hanno deciso di vincere la timidezza e sfilare in passerella per beneficienza. L’evento – organizzato da Loto Onlus, associazione no profit nata con l’intento di colmare un vuoto informativo e di consapevolezza sul carcinoma dell’ovaio – è arricchito dagli spettacoli dei ballerini di quattro scuole di danza del territorio: Alma Danza (Bologna), KC Hip Hop School (Bologna), FAENZ’a Danza (Faenza), Ritmo Danza (San Giovanni in Persiceto). Sono numerosi i negozi emiliano-romagnoli che hanno contribuito alla sfilata con abiti e accessori (SoloSimo Abbigliamento, La piccola profumeria e Gioielli Mony di Bologna, Club Shoes di Modena, Moqètte di Cesenatico e persino Lamò Bags di Torino).
I contributi raccolti nell’ambito della serata, che prosegue con una cena a buffet, servono a finanziare il nuovo progetto “Curate e coccolate”, finalizzato ad alleggerire l’attesa e le cure delle pazienti del Day Hospital dell’Oncologia Medica: qui ora vengono accolte con tisane calde, musicoterapia, copricapi e fasce realizzati a mano da volontarie amanti del cucito, ma sono in cantiere altre attività. In particolare servono fondi per attivare un laboratorio estetico permanente per la cura di mani e piedi (parti del corpo che risultano molto segnate dalle terapie), in grado di fornire anche altri piccoli trattamenti alle pazienti, come massaggi al viso e al corpo. L’obiettivo del progetto è quello di dare la possibilità alle donne che frequentano il reparto di sentirsi accolte e a proprio agio nell’ambito del percorso di cura che stanno seguendo.
L’appuntamento è introdotto da Claudio Zamagni, direttore dell’Oncologia Medica Addarii del S.Orsola, che precisa: “Si tratta di un gruppo di donne davvero eccezionali che si sono prestate, con disponibilità ed entusiasmo, per rendere possibile l’iniziativa. Le ringrazio per la positività del messaggio che stanno lanciando e per la forza che stanno dimostrando”.
“Questa sfilata vuole essere soprattutto un messaggio di speranza, coraggio e fiducia per tutte le donne che lottano per vincere la malattia e per quanti le affiancano in questa sfida per la vita. Durante le terapie diventa faticoso continuare a curare il proprio corpo, ma è estremamente importante farlo – spiega Sandra Balboni, presidente di Loto Onlus – La nostra associazione è costituita da donne che hanno provato sulla loro pelle i segni della malattia e delle terapie: sanno che valorizzare il proprio aspetto fisico è parte della cura, anche quando questo sembra l’ultimo dei problemi. I colori e l’eleganza della moda sono un’affermazione efficace e contagiosa di vita, capace di sdoganare anche la paura per il dolore e di allentare i pregiudizi verso la malattia. Grazie all’insolito “cast” di indossatrici per una sera, l’evento consentirà di raccogliere fondi per sostenere un progetto importante a supporto di tutte le pazienti del Day Hospital dell’Oncologia Medica del Policlinico S.Orsola”.
E’ possibile aderire all’iniziativa segnalando la propria partecipazione a insieme@lotonlus.org o al numero 329.7546860
Nella foto: un gruppo di pazienti-modelle impegnate nelle prove della sfilata lungo i corridoi dell’Oncologia Medica del Policlinico S.Orsola di Bologna, lo stesso luogo dove alla mattina si recano per le terapie oncologiche.
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Loto Onlus è un’associazione no profit basata sul volontariato che opera contro il tumore ovarico. Uno degli obiettivi di Loto è quello di divulgare informazioni e rendere consapevoli le donne su una patologia come il carcinoma dell’ovaio, uno tra i tumori femminili a prognosi più severa e che colpisce ogni anno quasi 5.000 donne in Italia e 250.000 donne nel mondo. Nasce nel 2013 grazie all’iniziativa di un gruppo di pazienti ed amici certi di dover attivare un percorso “pionieristico” per affrontare una patologia di cui non sono note le cause e per la quale non sono ancora disponibili strumenti validi per la diagnosi precoce. L’associazione è composta da un Consiglio Direttivo ed un Comitato Tecnico-Scientifico, i quali si affiancano per contribuire, ciascuno per la propria area di competenza, alla diffusione dell’informazione, al supporto alle donne colpite da carcinoma ovarico e al sostegno della ricerca scientifica. Eventi dedicati, workshop, convegni, il sito internet e le newsletter sono i principali strumenti attraverso i quali si realizza l’attività informativa, di supporto e di sensibilizzazione. Il Comitato Tecnico-Scientifico oltre a organizzare incontri scientifici e di divulgazione, seleziona e propone i progetti di ricerca da sostenere.