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Dehors, qualità urbana e convivenza tra pubblici esercizi e cittadini: il Comune di Bologna lavora sui progetti

Promuovere la valorizzazione e lo sviluppo armonico del centro storico e la convivenza tra esercenti e cittadini: in questa direzione la Giunta comunale ha mosso il primo passo approvando una delibera che individua otto aree del centro con un’alta densità di pubblici esercizi e richiesta di spazi all’aperto per la somministrazione. Su queste aree saranno elaborati, in collaborazione con i Quartieri, dei Progetti d’area in grado di riqualificare e promuovere lo spazio pubblico, di incrementare le azioni di contrasto al degrado e di tutelare le aree urbane di particolare pregio e interesse storico, artistico e architettonico, anche in vista della candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità UNESCO.

I Progetti d’area sono lo strumento previsto dall’articolo 20 del “Regolamento Dehors”, approvato dal Consiglio comunale nel dicembre scorso, per migliorare la qualità urbana, a partire dalla specificità dei diversi contesti, e saranno elaborati anche utilizzando lo strumento dei patti di collaborazione.

Ecco le aree individuate dalla Giunta:

Quadrilatero, che ha un’antica tradizione artigianale e commerciale, particolarmente votata alla gastronomia, ma che ha visto sempre più, negli ultimi anni, affiancare pubblici esercizi di somministrazione alle botteghe storiche.

Via Santo Stefano, nel tratto compreso tra Piazza della Mercanzia e via Farini, con l’eccezionalità del suo complesso monumentale che deve rimanere fruibile alla vista.

Via Righi e via delle Moline che collegano via Indipendenza con la zona universitaria.

Via Belvedere e via San Gervasio, cresciute attorno al Mercato delle Erbe e alla sua recente trasformazione che hanno attirato una quantità sempre crescente di pubblici esercizi.

Via Altabella, via Caduti di Cefalonia e via Fossalta che delimitano un’area in cui ci sono importanti edifici direttamente collegati con la Cattedrale di San Pietro e diverse torri medioevali.

Via Oberdan, compresa Piazza San Martino molto vicina al Ghetto, vede la presenza di un tratto scoperto di canale e quindi attrae molte persone, in particolare turisti.

Via Zamboni, nel tratto compreso tra le Due Torri e Piazza Puntoni, cuore della zona universitaria, vede la presenza di molti portici candidati a patrimonio dell’umanità UNESCO

Via del Pratello e piazza San Francesco delimitate da Piazza Malpighi e dal complesso monumentale di San Francesco con un tessuto urbano residenziale nelle vie adiacenti, quasi tutte porticate. In anni recenti via del Pratello e le Piazze San Francesco e Malpighi sono state oggetto di interventi di riqualificazione dello spazio pubblico, che hanno riguardato in particolare le pavimentazioni.

















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