“Che il Res sarebbe stato cancellato forse lo sapeva la consigliera Piccinini, e questo sarebbe inquietante, così come lo è stata la decisione del Governo di cancellarlo davvero, decisione contro la quale ci siamo battuti fino all’ultimo, nella speranza invece di vederlo confermato. E per essere chiari: in Emilia-Romagna il Res continua a esserci e a essere erogato fino al 2020 a oltre 16 mila nuclei familiari in difficili condizioni economiche che lo hanno ottenuto, percependo un assegno mensile che può arrivare a 900 euro mensili in base al numero dei componenti”.Così la vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, replica alla consigliera Silvia Piccinini (M5s) in merito al Reddito di solidarietà voluto dalla Regione Emilia-Romagna.
“Una misura efficace, che ha dimostrato di funzionare e bene, costruito insieme a Comuni, Inps, ministero dell’Economia e delle Finanze, con il grande lavoro dei servizi sociali nei territori. E la campagna di comunicazione che abbiamo fatto in autunno- prosegue Gualmini- era doverosa, soprattutto alla luce del fatto che nel mese di luglio l’Assemblea legislativa regionale aveva votato la modifica dei requisiti per ottenere il Res, oltre all’aumento dell’importo del sostegno mensile, il numero di mesi per poterne beneficiare, da 12 a 18, e l’innalzamento della soglia Isee per richiederlo. Se l’operazione realizzata dalla Regione, compresa la comunicazione fatta su una misura così importante, viene adesso resa dalla consigliera Piccinini motivo per una strumentalizzazione da bassa lega, beh, ciò si commenta da solo: e il Governo e il ministero del Lavoro che hanno con mesi di anticipo invaso tutti i mezzi di informazione pubblicizzando il Reddito di cittadinanza quando ancora nemmeno era stata approvata la legge che lo istituiva? Tutto a spese del cittadino, ovviamente, nel bel mezzo di varie campagne elettorali nelle Regioni in cui si è votato: nulla da dire su questo consigliera Piccinini?”, chiude Gualmini.