Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Modena, in relazione alle indagini relative alla rapina a mano armata commessa l’11 febbraio 2019 presso la filiale di Bastiglia della Banca Popolare di Milano, hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un 37enne modenese, con precedenti specifici, quale concorrente nella commissione del reato, provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena Dott.ssa Eleonora Pirillo, su richiesta del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica, Dott.ssa Claudia Natalini.
Le attività investigative condotte sul luogo del delitto avevano consentito, dopo poche ore dall’evento, di individuarne l’autore 62enne, pluripregiudicato, che veniva attivamente ricercato e rintracciato dai militari nella città di Milano, sottoponendolo a fermo d’indiziato di delitto. In quella circostanza, la persona era stata fermata intercettando l’autovettura condotta dal figlio 37enne, anch’egli pregiudicato, recuperando il provento del reato, ivi comprese le banconote civetta. Gli elementi a disposizione dei militari non avevano consentito in quella sede di applicare una misura cautelare anche nei confronti del figlio, tuttavia i sospetti che egli avesse avuto un ruolo attivo nella commissione del reato erano decisamente forti.
Le successive indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena hanno consentito, infatti, ai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, di ricostruire minuziosamente, a posteriori, anche gli spostamenti del figlio nella giornata dell’11 febbraio 2019, documentando l’entità del contributo da lui fornito e delineando a suo carico altrettanti gravi e concordanti indizi, che hanno consentito alla Dott.ssa Natalini di richiedere e ottenere dal G.I.P. l’odierno provvedimento cautelare.
Per lo stesso reato il padre, autore materiale della rapina, si trova tuttora ristretto presso il carcere di Milano San Vittore, poiché raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria modenese il 27 febbraio 2019.