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Consorzio Burana lavora per soddisfare le esigenze irrigue degli agricoltori

Come ormai noto a tutti la siccità che sta colpendo in queste settimane le regioni del bacino del fiume Po stanno causando preoccupazioni alla cittadinanza ed anche al comparto agricolo.

La situazione nel comprensorio del Consorzio della Bonifica Burana – afferma il Direttore Generale dell’Ente Ing. Cinalberto Bertozzi – è per molti aspetti simile a quella già vissuta nel 2017; in quella occasione pur tra mille difficoltà si portò a termine la campagna irrigua, grazie agli impianti sussidiari del polo Pilastresi di Bondeno (FE) e l’allungamento delle canne di aspirazione dell’impianto Sabbioncello di Quingentole (MN). Quest’anno tra l’altro, stiamo portando a termine i lavori di posa della condotta dell’impianto Canaletto in comune di Ravarino che attraverso manovre di paratoie e sostegni permetterà di portare la risorsa idrica, prelevata dal fiume Po attraverso le infrastrutture del Canale Emiliano Romagnolo, per irrigare la zona tra modenese e bolognese del comprensorio. Oggi la situazione è sotto controllo ma preoccupa la mancanza di neve nelle Alpi occidentali che sono la naturale riserva del fiume Po cui attingere durante la campagna irrigua, inoltre la mancanza di piogge ha fatto abbassare sensibilmente il livello delle falde. La derivazione per quanto riguarda il Consorzio Burana è iniziata all’impianto Sabbioncello il 4 marzo u.s. con due turni giornalieri di funzionamento ed il 28 marzo al Polo Pilastresi con l’attivazione dell’impianto Sussidiario I.

La preoccupazione maggiore ora è la possibilità di avere acqua disponibile in Po – afferma Francesco Vincenzi Presidente del Consorzio Burana – per questo da tempo chiediamo nelle sedi opportune di avere una gestione unitaria della risorsa idrica essendo l’Emilia-Romagna alla fine del bacino idrografico del fiume Po da cui attingono molti Enti diversi. Si sta poi da anni lavorando per creare le condizioni al fine di addivenire alla costruzione di infrastrutture che permettano di conservare l’acqua dell’inverno per i periodi estivi e a tal proposito il Consorzio ha da tempo pronti progetti che sono stati presentarti alle competenti autorità. Ancor più critica la situazione per Panaro; in questo caso è quanto mai necessario, fra l’altro, la regolamentazione delle concessioni di derivazione.

Le attuali quote del fiume Po sono di m. 8,78 a Quingentole e m. 3,99 a Bondeno mentre lo stesso giorno del 2018 le quote erano 10,17 a Quingentole e 5,37 a Bondeno.

















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