A Reggio Emilia l’export manifatturiero cresce ancora: +3,6% a fine 2018 rispetto ai dati di fine 2017. Una ricerca di Confartigianato Lapam, evidenzia come nella nostra provincia l’export manifatturiero in generale nel quarto trimestre 2018 abbia fatto registrare una crescita in termini assoluti appunto del 3,6% (da gennaio a dicembre 2018 la quota è di 10 miliardi, 664 milioni) al decimo posto assoluto in Italia e al terzo in regione dietro Bologna e Modena, mentre nei settori a più alta concentrazione di micro e piccole imprese si registra una crescita in linea, del 3,5% rispetto all’anno precedente. In termini assoluti i settori a più alta concentrazione di micro e piccole imprese fino a 50 addetti (si parla, in particolare, di agroalimentare, tessile/abbigliamento, metalli e legno arredo) esportano merci per 2 miliardi e 819 milioni, un numero che conferma anche in questa classifica Reggio Emilia al decimo posto in Italia.
Mettendo insieme Reggio Emilia e Modena, le due province su cui insiste Lapam Confartigianato, il dato è davvero lusinghiero: con 23 miliardi e 296 di export manifatturiero nel periodo gennaio-dicembre 2018 le due provincie insieme (con circa 1 milione e 200mila abitanti) sono al secondo posto assoluto in Italia alle spalle della sola Milano. Restando sulle micro e piccole imprese il dato aggregato di Reggio Emilia e Modena è di 5 miliardi e 416 milioni, al quinto posto in Italia dietro Milano, Treviso, Vicenza e Firenze.
Un focus interessante riguarda l’export nei confronti del Regno Unito a pochi giorni dalla Brexit (o da quello che ne sarà, data l’instabilità politica d’oltre Manica): secondo la ricerca Confartigianato Lapam l’export manifatturiero reggiano verso la nazione dell’Union Jack è in forte crescita, nel 2018 sono arrivati 717 milioni di euro, con un +4,2% rispetto all’anno precedente. In crescita anche i settori ad alta concentrazione di micro e piccole imprese: 378 milioni di euro complessivi, l’1,2% in più rispetto al 2017. In questo segmento Reggio Emilia è, in numero assoluto, al quarto posto in Italia a pari merito con Firenze e dietro a Milano, Treviso e Vicenza.