Un viaggio nei monasteri benedettini, dall’Atlantico al Danubio, alla ricerca delle radici dell’Europa. E’ questo il tema dell’incontro con il giornalista e scrittore Paolo Rumiz, in programma a Marano sul Panaro, venerdì 29 marzo, dalle ore 21, al Centro culturale di via 1 maggio (ingresso gratuito) incentrato sul libro “Il filo infinito” dove l’autore triestino racconta il suo viaggio nei monasteri benedettini sparsi in tutta Europa.
L’iniziativa conclude la 32^ edizione della rassegna “Azione e natura” dedicata al mondo dell’avventura, promossa dal Comune di Marano sul Panaro, in collaborazione con Azimut club, l’Uisp di Modena e la Libreria dei Contrari di Vignola.
Il viaggio si snoda da Norcia in Italia, ai monasteri in Svizzera, Germania, in Francia in Normandia, in Belgio nelle Ardenne, in Ungheria, sulle tracce dei discepoli di San Benedetto da Norcia, protettore d’Europa, seguendo un filo conduttore che porta l’autore a ricostruire il ruolo fondamentale dei monaci nei drammatici secoli che seguirono la fine dell’impero romano per la salvaguardia di una cultura millenaria che è alla radice del concetto di Europa.
Paolo Rumiz, giornalista inviato di guerra si è occupato dell’area balcanica e delle ex repubbliche jugoslave. Per il suo lavoro in Bosnia ha vinto il Premio Hemingway (1993) e il Premio Max David (1994). Ha vinto poi, tra gli altri, il Premio Marco Lucchetta (2006), il premio Lawrence (2012) e il Premio Procida Isola di Arturo – Elsa Morante (2016).