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Polizia locale: in provincia di Reggio Emilia carenze di sedi, uomini e dotazioni. Necessario un cambio di passo da parte dei futuri sindaci

Il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Sindacati più rappresentativi per la Polizia Locale Italiana, vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e dei candidati alla carica di Sindaco le attuali problematiche della polizia locale in provincia di Reggio Emilia.

In queste settimane in cui i vari partiti stanno stilando i vari programmi per i prossimi 5 anni di governo locale e il SULPL vuole sottolineare l’assoluta necessità di investimento nella Polizia Locale in ogni territorio della nostra provincia.

Dalla città fino alla montagna esistono evidenti carenze in materia di sedi, organici, attrezzature, e tutto ciò si ripercuote a cascata sull’impossibilità in alcune situazioni di garantire un’efficace presidio del territorio.

L’auspicio è che i vari candidati Sindaci siano consapevoli delle evidenti carenze, ma duole dirlo ad oggi abbiamo letto solo di candidati che lanciano slogan sui media e sui social network senza entrare nel merito delle vere necessità.

Per fare qualche esempio andiamo dalle evidenti carenze in materia di personale dell’Unione Colline Matildiche e dell’Unione Pianura Reggiana (che rasentano carenze del 50% ) fino a strutture inidonee ad ospitare Comandi di Polizia come avviene nelle sedi di Cadelbosco di Sopra e Castelnovo di Sotto dell’Unione Terra di Mezzo o a nella sede di Scandiano dell’Unione Tresinaro-Secchia al centro di problematiche collegate alla proprietà della sede.

Reggio Emilia evidenzia una carenza di organico pari a circa 40 operatori, la mancanza di Nuclei importanti come un Nucleo Cinofilo (oggi viene garantita la sola presenza due giorni a settimana del Nucleo Cinofilo della Montagna), ed investimenti concreti nelle dotazioni degli Agenti come ad esempio l’avvio della sperimentazione del TASER e il collegamento alle banche dati delle forze di polizia come previsto dal Decreto Sicurezza.

Nell’Unione Bassa Reggiana, dove è stato attivato il terzo turno della polizia locale, sarà necessario procedere all’assunzione di diversi operatori che, tra pensionamenti dovuti a quota 100 o trasferimenti in altre sedi verranno a mancare.

A tutte queste problematiche vanno aggiunte scelte politico-amministrative (che riguardano anche altri enti come l’Ausl) che non hanno tenuto (e non tengono ) conto della struttura dei Comandi, vedi ad esempio l’apertura del Servizio di Diagnosi e Cura a Correggio, che ha decisamente mandato in crisi il Comando della Pianura Reggiana, che con soli 30 Agenti sta affrontando tutte le necessità e le problematiche dei T.S.O. che prima erano gestiti a Reggio (corpo di 160 Agenti).

Come è evidente in tutti i territori vi è molta carne al fuoco, i problemi nei vari Comandi sono evidenti, e serviranno scelte amministrative importanti se i futuri sindaci vorranno adeguarsi alle sfide future che li vedranno in prima linea in materia di sicurezza urbana.

Siamo a disposizione di tutti i candidati, è necessario che chi si candida a fare il Sindaco sia a conoscenza di quali siano le problematiche del locale Comando di Polizia, con l’auspicio che quanto sbandierato in campagna elettorale si tramuti in nuovi servizi a tutela della sicurezza dei cittadini.

















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