32 alloggi recuperati, nel segno della sicurezza sismica e del risparmio energetico.
È stato inaugurato questa mattina il complesso intervento di recupero di due palazzine destinate all’Edilizia Residenziale Pubblica in via Nazionale per Carpi a Modena.
Si tratta di due edifici “storici”, tra i più antichi del patrimonio in gestione ad Acer: le palazzine oggetto del recupero furono infatti appaltate il 16 marzo 1930, destinate già in origine all’edilizia popolare.
L’intervento di recupero, progettato da Acer, si è adeguato alle nuove normative per la prevenzione sismica ed energetica e ha riguardato un importante consolidamento strutturale.
Nel rispetto delle prescrizioni impartite dalla Soprintendenza ai beni artistici ed architettonici, è stato installato un nuovo ascensore, che ha comportato la rinuncia ad una stanza negli alloggi sulla stessa colonna ma li ha resi tutti accessibili agli anziani.
Il miglioramento energetico si è ottenuto sia con l’inserimento di un cappotto interno alle pareti sia con l’impianto di riscaldamento centralizzato di nuova concezione che ha sostituito le caldaie singole.
Tenendo sempre come riferimento l’utenza anziana, si è scelto di togliere il gas dalle cucine degli alloggi prevedendo il collegamento a moderni piani di cottura a induzione, certamente più sicuri. Ad ogni alloggio è inoltre associata una cantina e una soffitta.
Grazie al cappotto interno si sono potuti mantenere i prospetti delle facciate con le cornici caratteristiche per l’epoca, si è mantenuta anche la scala interna originale.
La tinteggiatura esterna della terza palazzina del complesso di via Nazionale per Carpi verrà realizzata con altri finanziamenti nei prossimi mesi.
Il costo complessivo dell’intervento di qualificazione che ha consentito di recuperare 32 alloggi è stato di 2.650.000 euro, finanziato con fondi regionali.
Gli alloggi sono stati dati in disponibilità al Comune, che ha individuato dalla graduatoria ERP i nuclei familiari cui assegnarli. La maggior parte di questi ha accettato tale collocazione e i contratti di locazione partiranno in aprile e maggio.
Trattandosi di alloggi ERP il canone di locazione è calcolato secondo il regolamento comunale nel rispetto delle prescrizioni regionali e dipende dalle ISEE di ogni nucleo familiare e dalle dimensioni dell’alloggio assegnato. Per gli assegnatari verrà svolta da personale Acer un’attività di formazione ed informazione sull’uso degli alloggi assegnati e offerto un supporto per un buon inserimento sociale.
Alla cerimonia di inaugurazione di questa mattina hanno partecipato il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il presidente di Acer Modena Andrea Casagrande, l’ingegnere Marcello Capucci, responsabile del servizio Qualità Urbana e Politiche Abitative della Regione Emilia Romagna e l’assessora al Welfare Giuliana Urbelli.
Soddisfatto il presidente di Acer Andrea Casagrande: “L’intervento che abbiamo inaugurato questa mattina ci consente di restituire alla comunità due palazzine – dal valore storico, non solo sociale – completamente rinnovate, recuperate secondo precisi criteri in termini di sicurezza sismica, risparmio energetico ed accessibilità, garantita dal nuovo ascensore installato.
Grazie alla capacità di ACER di mettere insieme e utilizzare finanziamenti diversi, seppure di provenienza regionale, è stato possibile realizzare la completa ristrutturazione senza impegnare fondi di competenza comunale, utili per la manutenzione dell‘intero patrimonio di edilizia residenziale pubblica.
I nuovi alloggi sono belli e sicuri: lavoreremo insieme ai prossimi assegnatari affinché gli appartamenti e gli spazi comuni siano tenuti con cura, nel rispetto di quello che è un grande patrimonio di tutta la collettività”.
“La casa – sottolinea il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – è il centro degli affetti e il cuore della comunità: siamo molto felici di consegnare due edifici antichi ora completamente rigenerati, messi in sicurezza dal punto di vista sismico e all’avanguardia sul piano del consumo energetico. Insieme ad Acer, in questi anni abbiamo rigenerato e riconsegnato oltre 700 appartamenti, migliorandoli dal punto di vista tecnologico ed energetico. E nelle politiche abitative vogliamo proseguire su questa strada, per dare una risposta alle richieste che arrivano dal mondo dell’università, dei giovani, di chi fatica a trovare una casa: per continuare ad essere una città attrattiva, sviluppando nuove opportunità per la Modena del futuro”.