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Oltre le differenze, al Passioni di Modena c’è “Inclusive heARTs”

Venerdì 22 e sabato 23 marzo con la mini rassegna “Inclusive heARTs”, che presenta due spettacoli di teatro e danza, tornano sul palco del teatro delle Passioni (viale Carlo Sigonio 382) i ragazzi dei laboratori inclusivi ormai storici in città. L’evento è promosso dall’assessorato alla Coesione sociale e Welfare assieme a Officina delle API – Arti Per l’Inclusione, con la collaborazione di Asia Modena, Anffas onlus Modena, Abate Road 66, Istituto Superiore Selmi e Gruppo Scout Modena 4. L’ingresso è gratuito ma occorre prenotare (tel. 346 0943453 dalle ore 14 alle 16 oppure tramite e-mail a officinadelleapi@gmail.com).

Si intitola “Le Baruffe” lo spettacolo teatrale in programma alle 21,15 di venerdì e sabato. È l’ultimo lavoro del Laboratorio Teatrale Integrato, un gruppo di giovani e adulti disabili e non, che si sperimenta nel teatro, nel cinema e nella danza da oltre venti anni, coordinato da operatori teatrali, coreografi, registi e associazioni del territorio.

“Le Baruffe”, che nasce da una rivisitazione dell’opera di Goldoni, vedrà in scena Antonio Capitale, Sara Di Fabrizio, Pietro Di Ilio, Simone Franzoso, Riccardo Gavioli,  Anna Guerzoni, Riccardo Gavioli, Aldwin Manongsong,  Alice Panzani, Filippo Pasculli, Letizia Valentini e la giovane danzatrice Martina Verasani; con la regia di Ulisse Belluomini affiancato da Sara Di Fabrizio e l’aiuto di tanti altri.

Venerdì 22 marzo lo spettacolo sarà preceduto, alle 20.30, da “Immagini” del  Laboratorio di Danza ASIA Modena per la regia e le coreografie di Giorgio Formenti e Elena Giachetti, con: Sara Caggiano, Filippo Caiumi, Alessandro Cocchi, Luca Di Ilio, Giorgio Formenti, Elena Giachetti, Hieronim Gabrowski, Florinda Miceli, Annamaria Minghetti, Letizia Valentini, Barbara Zoboli.

Il Laboratorio Integrato rientra nel Progetto per le attività artistiche e teatrali rivolte a persone disabili e non, promosso dal Comune di Modena sin dal ’96 e affidato a Officina delle Api. Il percorso dimostra come sia possibile, attraverso l’arte, creare uno spazio di condivisione della bellezza aldilà delle differenze.

Api, Arti Per l’Inclusione, è un’associazione di promozione sociale nata per favorire lo sviluppo delle arti performative, l’educazione e la cultura in un’ottica inclusiva. Come le api con la loro laboriosità proteggono la vita e la bellezza del nostro pianeta – affermano i soci – così l’arte, se accessibile a tutti, contribuisce a salvaguardare il nostro contesto sociale dall’arroganza e dall’indifferenza, creando una comunità solidale e sensibile ai linguaggi artistici.

Dallo scorso anno collabora al Progetto per le attività artistiche e teatrali rivolte a persone disabili e non anche l’Istituto Selmi attraverso un percorso, a cura delle insegnanti di Religione, per sensibilizzare gli studenti, in cui l’esperienza del Laboratorio integrato entra nelle classi con racconti, materiale audiovisivo e un breve laboratorio teatrale con attori disabili. Al termine, gli studenti sono invitati a entrare a far parte del Laboratorio Integrato e quest’anno hanno aderito in quattro. È inoltre attiva una collaborazione con i Gruppi Scout della città e in particolare con il Modena 4 e con Anffas per coinvolgere giovani volontari.

“Immagini” è l’ultimo lavoro del Laboratorio Asia (promosso da Asia Dojo Modena, da un progetto originale di Teri Jeanette Weikel) che da circa 12 anni promuove un percorso inclusivo di danza contemporanea che fa ricerca coreografica a partire dal gesti e dal movimenti quotidiani dei partecipanti. Il laboratorio fa parte delle Attività del Tempo Libero rivolte a persone disabili e non dell’assessorato al Welfare.

















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