È attivo da inizio anno il nuovo ambulatorio dell’Azienda USL di Modena dedicato ai lavoratori esposti all’amianto. Il servizio, previsto nell’ambito del Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna, garantisce assistenza sanitaria e informazioni ai cittadini che durante la loro vita lavorativa sono stati esposti professionalmente all’asbesto.
Tra gli obiettivi dell’ambulatorio vi è quello di definire l’entità dell’esposizione pregressa dei lavoratori e gestire il percorso di assistenza sanitaria, sia nella fase preventiva sia in quella diagnostica/terapeutica e medico-legale delle patologie che possono essere correlate all’esposizione lavorativa all’amianto.
Tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso l’amianto era un materiale molto utilizzato, anche nel modenese, in diversi settori (edilizia, realizzazione di pullman, produzione di freni, frizioni o materiali isolanti, e nelle strutture industriali degli zuccherifici), ed è noto che le conseguenze dell’esposizione possono emergere anche dopo molti anni, per questo diventa fondamentale garantire a chi ha lavorato a contatto con fibre di amianto tutte le informazioni necessarie sui rischi per la salute derivanti dalla passata esposizione. È importante che i lavoratori siano anche messi a conoscenza dei comportamenti attuabili per la riduzione del rischio, garantendo l’assistenza sanitaria con un accesso facilitato ai controlli ed agli esami specifici per la diagnosi delle possibili patologie correlate.
Il servizio è rivolto ai lavoratori ex esposti residenti nella provincia di Modena, ma vi si possono rivolgere anche i non residenti in provincia di Modena, esclusivamente per la definizione dell’esposizione, qualora questa sia avvenuta in aziende del territorio.
Per accedere all’ambulatorio, collocato presso la sede del Dipartimento di Sanità Pubblica, in strada Martiniana 21 a Modena (frazione Baggiovara), è necessario fissare un appuntamento telefonando al numero 059 3963105, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 9.30. L’accesso è gratuito e non è necessaria l’impegnativa del medico di medicina generale.