Il Comune di Bologna è pronto a presentare alla città la candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità UNESCO. La presentazione pubblica è in programma giovedì 14 marzo alle ore 17 nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio. Procedono infatti spediti i lavori per l’elaborazione del dossier di candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità UNESCO, da presentare al Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac) il prossimo settembre. Il Comune è in contatto sempre più attivo e in stretta collaborazione con il Mibac e con i suoi organi periferici.
Alla presentazione pubblica interverranno, tra gli altri, l’assessore comunale con delega al progetto della candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità UNESCO, Valentina Orioli, Francesca Riccio dell’ufficio Unesco del Ministero per i beni e le attività culturali, Marco Valle in rappresentanza della Fondazione LINKS che affianca il Comune di Bologna nel percorso della candidatura.
Nelle scorse settimane si sono svolti incontri preliminari con istituzioni cittadine e stakeholder, in preparazione alla prossima fase di ascolto e di confronto finalizzata a fissare gli impegni per il piano di gestione della candidatura. Sono stati coinvolti nel processo di candidatura le Biblioteche e i Musei del Comune di Bologna, fonte preziosa di conoscenza e documentazione sulla storia della città. Il loro contributo si affianca a quello dei ricercatori dell’Università di Bologna, e saranno entrambi di fondamentale importanza per restituire nel dossier la complessità del legame fra la città e i portici, elemento determinante per la forma urbana, ma anche per lo sviluppo civico bolognese.
Parallelamente i consulenti di LINKS hanno effettuato alcuni sopralluoghi in città per perfezionare la selezione dei tratti che faranno parte della “core-zone” della candidatura.
Il gruppo di lavoro tecnico, costituito a gennaio scorso dalla Giunta su proposta del Sindaco Virginio Merola, si è riunito per monitorare tutte le azioni, in corso o in previsione, in merito alla candidatura dei portici.
Dal 2006 i portici di Bologna sono inseriti nella tentative list italiana dei siti candidati a diventare patrimonio mondiale UNESCO. In questi anni si è svolto un lavoro di studio e promozione del progetto che ha coinvolto tutta la città e ora i tempi sono maturi per sottoporre la candidatura alla fase finale di valutazione.
Per dare alla candidatura, in quest’ultima fase, la massima spinta verso il riconoscimento, il gruppo di lavoro tecnico si avvarrà della consulenza di LINKS Foundation, per la realizzazione del dossier. LINKS è un soggetto non profit che opera a livello internazionale nell’ambito della ricerca applicata ai settori dell’ingegneria e dell’architettura, focalizzandosi in particolare su tematiche territoriali e ambientali, oltre che di informazione e telecomunicazione. È specializzata in particolare nella redazione di piani di gestione, dossier di candidatura e progetti di valorizzazione e che ha già concluso positivamente alcune candidature, tra cui l’ultima del 2017 (Fortezze veneziane).
A settembre 2019 una versione preliminare del dossier sarà consegnata al Mibac che lo invierà al Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti di Parigi (ICOMOS) e da quel momento inizierà la fase delle osservazioni. La consegna definitiva del dossier è prevista per febbraio 2020. Poi, nell’autunno dello stesso anno, seguirà la visita degli ispettori. Infine, a febbraio 2021, la città avrà il responso della commissione valutatrice.
Le candidature avanzate dall’Italia sono valutate con particolare severità da parte di ICOMOS e UNESCO. L’Italia infatti è il Paese con il maggior numero di siti UNESCO al mondo (54). La lista è sempre più selettiva, per ottenere un bilanciamento tra i siti europei ed extraeuropei. L’Italia può dunque presentare a Parigi una sola candidatura all’anno.
Per questo motivo, tra i 10 criteri per l’inclusione dei beni nella lista del Patrimonio Mondiale, il Comune sta lavorando in particolare su due:
- mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;
- costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
Contestualmente si sta anche lavorando sulla definizione di “Eccezionale Valore Universale”. Tra i valori eccezionali la presenza pervasiva dei portici in tutta la città, sia in centro storico che in periferia, la legislazione secolare, lo stato di conservazione e il loro uso quotidiano.
Ancora, le antiche origini architettoniche, a partire dalle antiche civiltà occidentali (greca e romana), il portico ha costituito infatti il luogo del riparo e del decoro per eccellenza, reso disponibile per tutta la comunità. Infine l’aspetto sociale: dal Medioevo a oggi i portici rappresentano il luogo dell’integrazione per eccellenza, dove gli spazi civili e religiosi, le abitazioni private, appartenenti a tutti i ceti sociali, sono perfettamente integrati.