Il 18 maggio 2018, nella prestigiosa sala di rappresentanza del Comune di Modena è stata presentata la donazione della Famiglia Ferrari, della Ferrari S.p.A. e della BPER che, insieme al contributo di UNIMORE, hanno consentito all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena di acquisire una nuova Risonanza Magnetica all’avanguardia da 3 tesla per l’Ospedale Civile di Baggiovara che dal 2006 ha ereditato dal Policlinico il testimone come punto di riferimento provinciale per le Neuroscienze.
Oggi, dieci mesi dopo quell’annuncio, l’apparecchiatura – il sistema RM 3T SIGNA ARCHITECT con Large Bore 70cm, realizzato da GE Healthcare – è stata installata all’Ospedale Civile di Baggiovara ed è pronta per entrare in funzione, essendo già completati i collaudi previsti. Il sistema assicura un maggiore comfort, esami più veloci e precisi. Consente, inoltre, di effettuare esami neurologici, vascolari, cardiologici, oncologici e urologici per lo studio della prostata, oltre al elastosonografia RM per l’analisi dell’elasticità dei tessuti epatici e muscolari.
L’investimento complessivo, comprensivo di IVA, – tenendo conto del costo dell’apparecchiatura, dei lavori edilizi, degli oneri finanziari e degli oneri di manutenzione – sfiora i 2 milioni e mezzo di euro.
La Famiglia Ferrari ha contribuito, con 300.000 euro, la Ferrari S.p.A. con altri 300.000 euro. La BPER Banca ha partecipato con 300.000 euro. A questa gara di solidarietà si è aggiunto il contributo di UNIMORE per la ricerca (quasi 350.000 euro) tramite un finanziamento dedicato del MIUR. L’AOU di Modena ha contribuito con oltre 1 milione di euro tra impianti e lavori edilizi.
La nuova apparecchiatura verrà utilizzata in Neuroradiologia per la diagnosi e il monitoraggio di patologie neurodegenerative (come le demenze e la sclerosi laterale amiotrofica) e supporterà anche discipline come l’Oncologia, l’Urologia e la Chirurgia Cardio-Vascolare, nell’ambito della gestione unica dei due ospedali.
L’apparecchiatura acquisita ha il “tunnel” (gantry) dove passa il lettino largo 70 cm che assicura un notevole comfort per il paziente riducendo notevolmente i problemi legati alla claustrofobia, rispetto alla precedente che aveva un gantry di 60 cm.
I lavori di aggiornamento della dotazione di sistemi per Risonanza magnetica all’Ospedale di Baggiovara sono cominciati nell’agosto 2018. La prima apparecchiatura installata è stata quella da 1,5 Tesla, donata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e inaugurata il 26 novembre scorso. A questo punto sono cominciati i lavori di installazione del sistema RM da 3 Tesla che viene inaugurato oggi. In questi sei mesi, l’attività diagnostica dell’Ospedale Civile di Baggiovara non si è mai interrotta, grazie all’installazione di un’apparecchiatura provvisoria montata su un mezzo mobile e collegata all’ospedale da un tunnel chiuso e climatizzato.
La Nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla
“La Risonanza Magnetica – ha spiegato il prof. Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento Integrato di Diagnostica per Immagini – è una tecnica di indagine della materia basata sulla interazione con i protoni degli atomi di idrogeno, presenti in elevate quantità nel corpo umano sottoposti, ad un campo magnetico, del quale Tesla è, appunto, l’unità di misura. La disponibilità di una nuova apparecchiatura RM 3T, tecnologicamente avanzata ed integrata delle più aggiornate applicazioni, è il presupposto irrinunciabile per unire l’attività di diagnostica a quella di ricerca clinica”.
La nuova apparecchiatura da 3 Tesla permette di effettuare studi avanzati degli esami acquisiti sia in campo clinico che di ricerca. Consentirà una diagnosi precoce ed accurata di molte malattie del sistema nervoso centrale in particolare di alcune forme di demenza, della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e dell’epilessia. La nuova apparecchiatura, inoltre, permetterà di migliorare l’accuratezza diagnostica nella valutazione di molte patologie del cuore, dell’apparato urogenitale, in particolare nella diagnosi, stadiazione e monitoraggio del carcinoma della prostata, ed epatobiliare.
Uno dei suoi principali utilizzi è quello legato alle Neuroscienze. Grazie alla nuova 3 Tesla si potrà valutare con maggior precisione la funzione di specifiche aree cerebrali, ad esempio motoria, sensitiva e di controllo del linguaggio. Queste informazioni sono utili per salvaguardare queste aree in caso di intervento chirurgico. Importanti sono i campi di applicazione relativi all’integrità del midollo spinale, fondamentale in un ospedale dell’emergenza come quello di Baggiovara. Infine, supporta il percorso pre-operatorio e intra-operatorio della Neurochirurgia e il relativo follow-up del paziente.
Caratteristiche tecniche: comfort e tecnologia all’avanguardia
La nuova apparecchiatura è stata acquisita dall’AOU di Modena in noleggio per cinque anni, comprensivo di manutenzione, assicura un’eccellente qualità diagnostica, innovazione tecnologica e massimo comfort per i pazienti. È stata, inoltre, rinnovata la dotazione di apparecchiature accessorie per il trattamento del paziente, tra cui monitor per parametri fisiologici, ventilatore anestesia, pompa di infusione farmaci e iniettore per mezzo di contrasto in RM.
“Il sistema – spiega Marco Martignon, del Servizio Unico Ingegneria Clinica – si basa su un magnete di nuova concezione ad ampia svasatura ed estremamente compatto. È lungo, infatti, solo 145 cm e questo assicura il massimo comfort paziente e riduce la sensazione di claustrofobia. A questo scopo, inoltre, il gantry è ventilato e illuminato ed è dotato di sistema di comunicazione bidirezionale tra Paziente ed Operatore per ogni eventuale necessità. Infine, la tecnologia ART (Acoustic Reduction Technology) consente di dimezzare il rumore all’interno del gantry dagli oltre 100 decibel delle tecnologie precedenti a circa 77 decibel”. Il lettino è completamente sganciabile e garantisce un rapido accesso del paziente in condizioni di emergenza.
La piattaforma digitale della nuova apparecchiatura denominata TDI (Total Digital Imaging) è compatibile con la rivoluzionaria tecnologia di bobine denominata AIR technology, che permette l’utilizzo di conduttori estremamente sottili e flessibili. La piattaforma installata a Modena risulta una delle prime in Europa a prevedere la nuova tecnologia AIR per quanto concerne le bobine per studi dell’encefalo e del body. Grazie a questa esclusiva tecnologia, il sistema offerto è completo di bobina encefalo 48 canali pensati per studi avanzati di imaging funzionale ed attività di ricerca grazie alle dimensioni interne regolabili ed alla capacità di supportare tecniche di Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) che, collegandosi con l’Elettroencefalogramma, riesce a studiare al meglio la funzionalità del cervello.
Grazie alla tecnologia AIR, infine, è stato possibile realizzare una rivoluzionaria bobina per le RM “body”, unica nel suo genere, caratterizzata da un’elevata flessibilità e leggerezza. In altri termini, la bobina ha la forma e le dimensioni di una “coperta”; questa caratteristica consente, da un lato, di adagiare la bobina sul paziente adattandosi perfettamente a tutte le anatomie nelle massime condizioni di comfort per il paziente stesso. Il lettino è predisposto anche per il trattamento di lesioni mediante ultrasuoni focalizzati sotto guida RM.
La ricerca
La nuova apparecchiatura RM 3T è fondamentale, in ambito neurologico, per lo studio della localizzazione in vivo delle aree motorie e linguistiche nei pazienti con tumori cerebrali candidati all’intervento di resezione chirurgica. Ancora, sono da segnalare gli studi per migliorare l’accuratezza e la tempistica della diagnosi in pazienti con epilessie temporali resistenti alla terapia medica al fine di migliorare l’inquadramento e l’iter terapeutico. Infine, sono importanti i progetti sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica. In ambito uro-oncologico, spiccano i progetti sulla diagnosi e stadiazione del carcinoma prostatico, in particolare alla luce della sua integrazione nella pratica clinica con i moderni sistemi di biopsie stereotassiche mirate (BiopSee) e quelli sulla valutazione dei risultati oncologici ottenuti con la chirurgia robotica nei pazienti con stadiazione RM pre-operatoria.
La parola ai relatori
“Le tecnologie in sanità evolvono ad un ritmo sempre più veloce e solo grandi investimenti permettono di rimanere al passo con i tempi – ha ricordato Ivan Trenti, Direttore Generale dell’AOU di Modena – Come Direzione aziendale, dobbiamo garantire le migliori tecnologie ai nostri professionisti. È, però, la qualità dei nostri professionisti a trasformare una macchina performante in un efficace strumento per la salute. La Risonanza magnetica 3 Tesla servirà sia per scopi diagnostici, sia per programmi di ricerca. È una delle apparecchiature più evolute in commercio al giorno d’oggi, esattamente come la 1,5 tesla della Donazione Ferrari lo fu trent’anni fa. Un grazie sincero, quindi, va a Piero Ferrari, alla Ferrari S.p.A. BPER e Ateneo per il supporto che ci hanno dato”.
“Grazie al proficuo lavoro di squadra che abbiamo messo in campo insieme alla Famiglia Ferrari, a Ferrari SpA e BPER Banca – ha sottolineato il Magnifico Rettore Angelo O. Andrisano – l’Ospedale di Baggiovara può disporre da oggi di questa nuova apparecchiatura RM 3 Tesla che garantisce un notevole passo avanti in termini di diagnosi e ricerca nel campo delle patologie neurodegenerative e nella lotta alle patologie oncologiche in genere. Ritengo che, quando già si dispone di personale altamente qualificato, quella degli investimenti mirati per avere a disposizione strumentazioni all’avanguardia sia la strada principale da seguire per rimanere sempre altamente competitivi”.
“BPER Banca interpreta la sua azione e la sua presenza nelle aree servite non solo con riferimento all’attività tipica degli Istituti di credito, ma anche attraverso il supporto a numerosi progetti di rilevanza sociale e culturale – Tarcisio Fornaciari, Responsabile della Direzione Territoriale Emilia Centro BPER Banca – Il sostegno per l’acquisto della Nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla è uno degli esempi più significativi in questo senso, dal momento che si tratta di un apparecchio di ultima generazione che permetterà a diversi pazienti dell’Ospedale di ricevere diagnosi e responsi medici particolarmente accurati per diverse patologie”.
“Mio padre è stata una persona unica per tanti aspetti – ha commentato Piero Ferrari, Vice – Presidente di Ferrari S.p.A. – uno, forse quello meno noto, la sua generosità. Ho aderito con entusiasmo all’iniziativa con un contributo personale che mi permette di perseguire quell’opera di solidarietà iniziata da mio padre e di cui proprio l’ospedale di Modena beneficiò nel 1985”.
“Ferrari da sempre segue i valori del fondatore – ha precisato Stefano Lai, Direttore della Comunicazione della Ferrari – Tra questi, la collaborazione con il territorio è una delle caratteristiche che oggi portiamo avanti con impegno costante. È stato quindi per noi naturale aderire alla richiesta dell’AOU di Modena”.
“L’incessante aggiornamento tecnologico dei nostri Ospedali si è complimentato Gian Carlo Muzzarelli, e Sindaco di Modena – è insieme alla continua formazione del personale medico e infermieristico uno degli assi strategici per una sanità moderna ed all’altezza dei bisogni dei pazienti. L’Università e i professionisti del sistema socio-sanitario assicurano elevato livello formativo e per noi questo è fondamentale. A metà maggio presentammo in Comune la donazione per la nuova Risonanza da 3 Tesla. Dieci mesi dopo, la macchina è pronta ed operativa. La nuova Risonanza Magnetica da 3 tesla è all’avanguardia, consentirà di dare nuove risposte ai pazienti e al contempo di arrivare a nuove conquiste cliniche e nel campo della ricerca. E’ quindi un nuovo passo avanti nella sanità modenese, che continua progressivamente a qualificarsi per restare all’avanguardia a livello nazionale ed internazionale, e vuole contribuire a raggiungere nuovi traguardi anche nel campo della ricerca, perché l’evoluzione del sistema sanitario significa ed implica necessariamente anche il raggiungimento di nuove scoperte e conoscenze. Ringrazio quindi la famiglia Ferrari, Ferrari Spa e Bper Banca che hanno unito le forze insieme all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per questa nuova Risonanza”.
“La sanità modenese può contare da oggi su una nuova apparecchiatura all’avanguardia, di fondamentale importanza per effettuare diagnosi sempre più tempestive e accurate- ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – E questo a soli dieci mesi dall’annuncio della donazione, che ne ha reso possibile l’acquisto. Ancora una volta, non si è perso tempo: non appena si sono resi disponibili i fondi, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, che a sua volta ha destinato a questo progetto importanti risorse, ha svolto tutte le procedure per garantire il prima possibile l’acquisizione e l’attivazione di un servizio ancora più qualificato ai cittadini. Generosità e sforzo congiunto per i quali ringrazio imprenditori, aziende e realtà economiche del territorio, a cui si è unito l’impegno dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Un ‘gioco di squadra’ prezioso, che si affianca a quanto, come Regione, continuiamo a fare: parlo degli investimenti (in nuove strutture, strumenti, assunzioni di personale) per rafforzare e innovare costantemente la nostra sanità, la sanità dell’Emilia-Romagna, scelta quest’anno tra le tre Regioni benchmark in Italia, quindi modello di riferimento per tutte le altre. Non posso che essere profondamente orgoglioso di questo percorso che stiamo portando avanti tutti insieme, per migliorare ancora di più i livelli, già alti, di servizi e prestazioni”.