“Pochi giorni ci separano dall’avvio della campagna per chi ritiene di potere usufruire del reddito di cittadinanza.
La macchina organizzativa, informativa e la relativa modulistica per inoltrare la richiesta sta’ prendendo corpo anche se molti interrogativi ad oggi permangono.
Il Caf UIL, da alcune settimane è subissato da telefonate, richieste, cittadini che proprio in ragione delle precarie condizioni economiche, vogliono capire se rientrano in questa fattispecie.
Due sono le sottolineature in particolare che voglio evidenziare ; la prima è che stragrande maggioranza di coloro che vengono per avere la certificazione Isee, fondamentale per stabilire chi rientra e chi no, sono cittadini Modenesi e in numero inferiore migranti.
Questo denota una preoccupante inversione di tendenza di cio’ che accadeva fino a poco tempo fa’ e che deve fare riflettere. La perdita del lavoro certamente ne è una causa, la mancanza di offerte di lavoro, che non siano capestri , irregolari, sotto pagati dall’altra, è una logica conseguenza , ma anche chi lavora poche ore e in determinati settori, penso ai servizi , stenta a conseguire un reddito dignitoso.
Si vedrà nei fatti nelle prossime settimane un quadro del nostro Paese meglio definito sul tema della povertà che in linea di principio l’intera società vorrebbe sconfiggere , ma nei fatti pero’ si continuano a ricercare soluzioni parcellizzate che destano dubbi e perplessita’.
La seconda sottolineatura è un appunto al governo , che fino ad oggi non ha ancora stipulato la necessaria convenzione con i Caf che come noto, da sempre sono in prima linea e cercano di fare fronte e dare risposte e assistenza alle persone.
Vorremmo evitare che ritardi di qualsiasi natura da parte Ministeriale, ricadano sulle nostre spalle , dal momento che abbiamo visto anche in altre occasioni che per nascondere le inefficienze dovute a scelte politiche poco lungimiranti si cerchi di addossare responsabilita’ a terzi”.
(Luigi Tollari – Seg.Gen. UIL Modena e Reggio Emilia)
