Oltre 51 milioni disponibili quest’annoper interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio in seguito agli episodi di maltempo che hanno colpito l’Emilia-Romagna tra il 2017 e il 2018. Di questi, quasi 11 milioni di euro serviranno per continuare i lavori più urgenti nelle zone danneggiate dagli eventi meteo eccezionali tra il 27 ottobre e il 5 novembre 2018 su tutte le province dell’Emilia-Romagna. Altri 40 milioni sono invece la prima tranche di un finanziamento triennale 2019-2021 di 135 complessivi, per interventi sulle criticità ancora aperte.
Sono questi i fondi messi a disposizione dell’Emilia-Romagna nell’ambito del riparto nazionale al centro dell’incontro di oggi a Roma fra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i governatori della Conferenza delle Regioni, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, per illustrare il cosiddetto pacchetto ProteggItalia.
“É un risultato positivo- afferma il presidente Bonaccini- frutto della collaborazione con il Governo. Con questo provvedimento otteniamo risorse importanti per l’Emilia-Romagna, per affrontare le conseguenze degli eventi meteo eccezionali degli ultimi due anni”.
“Ora però- prosegue il presidente- chiediamo al premier Conte di avere degli elementi di certezza in più sui fondi per la messa in sicurezza del territorio e per gli interventi strutturali che sono previsti per il prossimo triennio. Non dobbiamo e non possiamo lavorare solo sulle emergenze: servono le risorse per costruire vera prevenzione. La nostra Regione ha già inviato a Roma progetti pronti a partire pari a oltre 180 milioni di euro, rispetto ai quali stiamo aspettando risposte da mesi”. “Abbiamo bisogno di programmazione e di una strategia solida- conclude- per permettere ai territori di realizzare in modo ordinato le opere necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini”.
Le quattro emergenze
In particolare, sono quattro le emergenze che hanno interessato l’Emilia-Romagna negli ultimi due anni e per le quali sono stati stanziati i fondi. Nel 2017 si contano il maltempo estivo con trombe d’aria e venti forti nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara, tra luglio e agosto, a cui sono seguiti, nel periodo 8-12 dicembre, il gelicidio in Appennino e le piogge intense nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia. Modena, Bologna e Forlì-Cesena, con l’alluvione del Parma a Colorno, dell’Enza a Brescello e del Secchia a Campogalliano.
Nel 2018, ancora neve, pioggia e frane si sono verificate nei mesi di febbraio e marzo e hanno colpito collina e montagna in tutte le province eccetto Ferrara; poi, tra il 27 ottobre e il 5 novembre, una nuova ondata di maltempo ha causato danni in tutta la regione.
Da questi interventi restano ancora esclusi i fondi chiesti dopo la recente esondazione del Reno, nel bolognese, per i quali si sta ancora aspettando la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.