“Studenti & docenti reggiani contro i falsi miti della cultura mafiosa”: è questo il titolo dell’incontro che avrà luogo sabato 2 marzo, dalle 10 a mezzogiorno, al primo piano dell’Università di Modena e Reggio, in viale Allegri. Verrà affrontato il tema dei fenomeni mafiosi nei nostri territori, partendo dalla testimonianza di Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo, vittima innocente di camorra, oggi assessore ai Giovani del Comune di Napoli.
“Vent’anni fa moriva mia madre, oggi mi sento più forte di chi l’ha uccisa”: è da questa affermazione della stessa Alessandra Clemente, tanto vera quanto forte e profonda, che partirà il dibattito di sabato mattina. Dopo il saluto di Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio Emilia e l’intervento di Lorenzo Clemente, presidente della Fondazione Silvia Ruotolo, interverrà proprio l’assessore Alessandra Clemente che racconterà la propria storia.
Tra i relatori anche Valerio Maramotti, presidente del Consorzio Oscar Romero e della Cooperativa l’Ovile. A condurre l’incontro ci sarà Alessandro Gallo, scrittore e autore teatrale. L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia Romagna, fungerà da preludio alle iniziative di “Noi comuni e cittadini reggiani, Noi contro le mafie”, l’evento giunto alla IX edizione, sotto la direzione scientifica di Antonio Nicaso, realizzato in collaborazione con Coracò, che avrà luogo sempre a Reggio dal 1 al 6 aprile.
“Nella penultima edizione dell’evento, al cinema Cristallo, avevo personalmente consegnato una targa a una scuola reggiana, grazie alla quale lo stesso istituto scolastico diventava assegnatario di una delle biblioteche dell’illegalità – spiega il presidente Valerio Maramotti – Ebbene, sabato mattina consegnerò personalmente a quell’istituto i libri necessari per creare questa speciale biblioteca. Ci tengo a sottolineare, sia come Consorzio Oscar Romero, sia come presidente della Cooperativa sociale l’Ovile, siamo molto attenti a tutti i temi che ruotano intorno alla legalità”.