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Anche a Modena la mostra fotografica itinerante “Un tesoro di suolo”

Dal degrado urbano alla città circolare: la valutazione dei servizi ecosistemici del suolo e la rigenerazione urbana per fermare il consumo di territorio.

In Italia il suolo continua ad essere consumato a ritmo incessante, e il nostro paese è ai primi posti nella classifica dei paesi europei che consumano suolo.

Solo nel 2017 in Italia sono stati impermeabilizzati altri 52 km2 (dati ISPRA), pari a 15 ettari al giorno, ovvero 2,2 mq al secondo. Come se ogni 2 ore venisse costruita un’intera piazza Navona. Con il risultato di una percentuale di suolo consumato sul totale che dal 2,7% del 1950 è passata al 7,65% del 2017, e che vede protagoniste proprio le regioni più industrializzate e con i migliori suoli agricoli del paese.

Ma il suolo è una risorsa limitata e non rinnovabile che svolge funzioni essenziali (i servizi ecosistemici) per la vita dell’uomo e del pianeta, e se non ne fermeremo il consumo, sarà impossibile nutrire la popolazione mondiale, fermare la perdita di biodiversità e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Partendo dagli indirizzi europei – che hanno fissato come obiettivo al 2050 il consumo netto di suolo zero (no net land take) e una riduzione del tasso medio di consumo a 800 kmq / anno nel periodo 2000‑2020 – nel 2014 si è costituito in Emilia Romagna un partenariato tra pubblico, privato, mondo della ricerca e associazionismo, per realizzare SOS4LIFE – Save our Soil for Life, un progetto che ha ottenuto il finanziamento del programma europeo LIFE “Environment and Resource Efficiency” e che ha come obiettivo quello di supportare le amministrazioni e gli operatori del settore a contrastare il consumo e l’impermeabilizzazione dei suoli attraverso la realizzazione di linee guida per la mappatura, la gestione e il miglioramento dei servizi ecosistemici, e di un pacchetto di norme e strumenti operativi per il monitoraggio del consumo di suolo e la gestione di processi di rigenerazione urbana.

Partner del progetto sono i Comuni di Forlì (che ha ruolo di capofila), San Lazzaro e Carpi, che testeranno la praticabilità del pacchetto di strumenti e di norme attraverso tre interventi dimostrativi di de-sealing (de-cementificazione) realizzati sul proprio territorio, la Regione Emilia Romagna, il CNR-Ibimet, ANCE, Forlì Mobilità e Legambiente Emilia-Romagna.

La Mostra fotografica “Un tesoro di suolo”, curata da Legambiente Emilia-Romagna, illustra la straordinaria ricchezza del suolo attraverso le sue funzioni ecosistemiche, grazie a 17 pannelli foto-testuali descrittivi delle funzioni e dell’importanza del suolo per la qualità della vita dell’uomo e dell’ambiente, e 22 scatti fotografici di esempi regionali di edifici abbandonati, dismessi o incompiuti realizzati dal fotogiornalista Marco Valle (www.vallemarco.com), attivo in Italia e all’estero e i cui lavori sono stati pubblicati, tra gli altri, da The Guardian, Internazionale, National Geographic e La Repubblica.

La sala espositiva è presso la Piazzetta Coperta della Residenza San Filippo Neri, in via Sant’Orsola 52, grazie al patrocinio della Fondazione San Filippo Neri e dell’Ordine degli Architettti di Modena, e la mostra sarà visitabile fino a domenica 17 marzo con orario: lunedì-domenica 9:00-19:00.
















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