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Modena, polo Leonardo tra i siti allo studio per nuove fontanelle

Foto: Google Maps

È in fase di studio un progetto di diffusione in città di fontanelle tradizionali ed è quindi possibile prevederne l’installazione, a costi contenuti, anche nell’area davanti all’ingresso del polo scolastico Leonardo. Lo ha detto l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi nel corso del Consiglio comunale di giovedì 21 febbraio in risposta all’interrogazione di Simona Arletti, Pd, sulla possibilità di posizionare in via sperimentale una sorgente urbana, una delle cosiddette casette dell’acqua, a servizio degli studenti del polo scolastico e degli utenti della palestra. “Un progetto sicuramente oneroso per la collettività – ha specificato la consigliera nell’interrogazione – che potrebbe essere finanziato rimodulando la Tari oppure riducendo i costi attraverso la semplice erogazione di acqua rinfrescata. Il servizio – ha proseguito – contribuirebbe alla riduzione dell’inutile produzione di plastica delle bottigliette dando, inoltre, un messaggio dalla forte valenza educativa”.

Sicuramente, ha risposto l’assessora Filippi, le casette dell’acqua hanno contribuito e continuano a contribuire alla riduzione della produzione di imballaggi. “Purtroppo, però, recenti variazioni normative non consentono più di finanziarle facendo leva sulla tariffa idrica o sulla Tari. L’amministrazione però sostiene il modello di economia circolare che riduce la produzione di rifiuti e che si sviluppa anche attraverso il cambiamento delle abitudini delle persone, e continua a sostenere, quindi, il consumo dell’acqua del rubinetto, che a Modena è sana e buona. Da questa convinzione nasce lo studio per la diffusione delle fontanelle tradizionali”.

L’assessora ha comunque dichiarato la disponibilità dell’amministrazione a studiare, in collaborazione con la Provincia, competente per gli istituti scolastici superiori, e con Hera, l’eventuale installazione di una casetta dell’acqua all’interno del polo scolastico.

In replica, la consigliera Arletti ha confermato che “sui cambiamenti culturali la strada da fare è ancora lunga”, chiedendo poi di “collaborare con la Provincia per di individuare all’interno del Polo scolastico un luogo dove installare una casetta dell’acqua a servizio di tutti i plessi scolastici e delle palestre, anche per sensibilizzare il maggior numero di persone. Se ciò non sarà possibile – ha concluso – va bene anche la soluzione delle fontanelle”.

















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