Arrivano i primi risarcimenti dei danni agli 89 privati e alle 102 imprese emiliano-romagnole, comprese quelle agricole, colpiti dalle conseguenze dell’ondata di maltempo che dal 27 ottobre a primi di novembre del 2018 ha interessato tutte le province della Regione.
Il Governo ha deliberato un primo stanziamento per l’Emilia-Romagna di 1 milione 680 mila euro: ai cittadini, per i danni ad abitazioni principali o secondarie, sono stati riconosciuti indennizzi fino a 5 mila euro, per un totale di 361 mila euro. Le attività produttive beneficeranno invece di un rimborso nella misura massima di 20 mila euro, per un totale 1 milione 318 mila euro.
“Si tratta della prima applicazione delle disposizioni del nuovo Codice di Protezione civile, che la Regione Emilia-Romagna ha contribuito a scrivere e che assicura un rapido e parziale ristoro dei danni, a cui potrà seguire un ulteriore rimborso se lo Stato stanzierà le risorse necessarie- afferma l’assessore regionale alla protezione civile, Paola Gazzolo-. Siamo in attesa della pubblicazione della delibera approvata dal Consiglio dei ministri per conoscere con esattezza gli importi spettanti ai vari richiedenti: nel frattempo, la Regione è al lavoro per attivare la procedura che consentirà in tempi celeri la liquidazione delle somme dovute”.
Stamattina, intanto, l’assessore ha svolto un sopralluogo all’impianto idrovoro “Pieve di Cento”, in comune di Castello d’Argile, gestito dal Canale Emiliano-Romagnolo. Nel corso dall’alluvione del Reno del 2 febbraio scorso, ha smaltito oltre 2 milioni di metri cubi d’acqua e proprio le manovre idrauliche messe in atto durante l’emergenza, in stretta sinergia con la rete del Consorzio della Bonifica Renana, si sono rivelate fondamentali per ridurre le conseguenze degli allagamenti.
“Le operazioni di pulizia e sistemazione del Canale ad opera del Consorzio del Canale Emiliano-Romagnolo permetteranno l’avvio regolare della stagione irrigua- aggiunge Gazzolo-. Serve che il Governo provveda al più presto a dichiarare lo stato di emergenza nazionale per attuare gli interventi di messa in sicurezza più urgenti, anche sulla rete di bonifica, e per riconoscere i dovuti risarcimenti dei danni a privati e attività produttive”.