Si è svolta oggi la cerimonia d’inaugurazione di Ca’ Bella, il nuovo centro di formazione del Comune di Formigine. Erano presenti il Prefetto di Modena Maria Patrizia Paba, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Sassuolo Fabrizio Picciolo, i sindaci e gli assessori del Distretto ceramico e numerosi esponenti del mondo imprenditoriale modenese.
L’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna Palma Costi ha parlato del nuovo centro come “nodo per la ricerca, la formazione e l’innovazione”, mentre Barbara Bulgarelli, direttore di Democenter (che ha coordinato il progetto) lo ha definito “un insieme di connessioni, competenze e opportunità”. Presente anche il mondo universitario, con il professor Marcello Pellicciari dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e il professor Calogero Maria Oddo, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha sottolineato come oggi la robotica collaborativa permetta la compresenza tra Uomo e macchina.
L’Assessore al Lavoro e alla Formazione del Comune di Formigine, Corrado Bizzini, rivolgendosi ai numerosi ragazzi presenti e in particolare agli studenti delle medie, ha ripercorso le tappe di un progetto ampio dell’Amministrazione formiginese volto a creare opportunità di formazione e lavoro proprio per le giovani generazioni, in un contesto che va ben oltre quello locale, come ha sottolineato il Sindaco Maria Costi: “L’Italia tradizionalmente povera di materie prime che dagli anni Sessanta ha basato il suo sviluppo economico sulla trasformazione di prodotti agricoli e minerari con la forza del suo ingegno, il Distretto ceramico che trasforma argilla in eleganti pavimentazioni e rivestimenti esportate in tutto il mondo, la Motor Valley che ci permette di eccellere nel mondo trasformando lamiera, plastica e gomma in sogni ed emozioni. E poi c’è l’agroalimentare, la prima e più antica esperienza di trasformazione dei frutti della generosità della nostra terra. Proprio in queste zone sapete che si è perfezionata l’esperienza più complessa, articolata ed impegnativa di trasformazione del mosto: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, la cui procedura di produzione fu codificata nei primi disciplinari da Francesco Agazzotti, nato proprio a Colombaro nel 1811. Come vedete, tutto si tiene, tutto torna qui, e guardandoci alle spalle acquista senso il futuro di questo luogo”.
La ristrutturazione dell’antico mulino è stata resa possibile grazie a finanziamenti della Provincia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Il progetto ha avuto l’adesione di tre imprese locali (Tellure Rota, Worgas e Cooltech) che si sono costituite nell’associazione 4HUB, oltre all’appoggio di Opocrin e RCM; ha ottenuto il coinvolgimento di Zenit, società di formazione professionale con sede a Formigine che realizzerà corsi rivolti anche agli adulti disoccupati, Star & Cows, società con sede a Fiorano Modenese specializzata nella ricerca e nella selezione del personale, LK Lab, start up operante nell’ambito della ricerca e nella formazione professionale sulla robotica, ingegneria, scienze naturali e biotecnologie.