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Vivere Sicuri è il nuovo “punto città sociale e sicura”

È la nuova sede di Vivere Sicuri il terzo “Punto città Sociale e Sicura” di Modena, il progetto voluto dall’amministrazione comunale, che ha già visto nascere un presidio al Bar Arcobaleno presso il parco XXII aprile e un secondo punto nel chiosco accanto all’ex cinema Principe, dove la presenza dei volontari si alterna a quella degli operatori della Municipale.

Ora è la volta di un vecchio fabbricato in via Cesare Costa 77, che un tempo ospitava gli spogliatoi dell’ex campo Botti e che da anni è in disuso; l’edificio è per altro adiacente alla scuola d’infanzia e i genitori dei bambini, incontrati dall’amministrazione, ne avevano chiesto un maggiore presidio. L’area, non grande ma in una posizione dove è particolarmente importante assicurare vivibilità e decoro, è stata quindi data dal Comune di Modena in concessione a Vivere Sicuri che, facendone la propria sede, ha ristrutturato completamente l’immobile e ripulito il cortile da rami, foglie e sporcizia.

Oggi l’associazione, nota per l’assidua attività svolta per coprire scritte deturpanti o offensive dai muri della città, a 20 anni esatti dalla costituzione ufficiale ha inaugurato insieme all’amministrazione comunale la nuova sede che diventa Punto città Sociale e Sicura, “un ulteriore presidio per la sicurezza e punto di riferimento per i cittadini – ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – perché la sicurezza si costruisce insieme e Modena, che è una città in movimento e anche in passato ha fatto dell’accoglienza un’occasione di crescita, è più forte della paura”, ha concluso ringraziando tutti i volontari.

Il presidente di Vivere Sicuri, Ercole Toni, ha raccontato la storia dell’associazione il cui Statuto è stato depositato esattamente il 16 febbraio 1999 ma che anche prima di allora aveva già iniziato a lavorare per la città e all’occasione di festa hanno partecipato anche i sindaci degli ultimi venti anni Giorgio Pighi e Giuliano Barbolini. Presenti anche gli assessori ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni, alla Partecipazione Irene Guadagnini, al Welfare Giuliana Urbelli e la comandante della Polizia municipale Valeria Meloncelli che, davanti ad una folta rappresentanza dei 328 volontari del Progetto Sicurezza, ha sottolineato come l’Emilia Romagna sia stata, nel 2003, la prima regione a introdurre la figura dei volontari nell’ambito delle attività di sicurezza. Non ha invece potuto partecipare il presidente della Regione Stefano Bonaccini che da assessore comunale ha visto Vivere Sicuri muovere i primi passi e ai volontari ha inviato un video messaggio di auguri.

Oltre a ripulire la città dalle scritte (40 i litri di vernice utilizzati lo scorso anno, contro i 32 del 2017 per un impegno che ha richiesto 600 delle oltre 3690 di volontariato complessivamente prestate) l’associazione (35 volontari in tutto di cui una ventina sempre presenti) svolge un’intensa attività di prevenzione dei furti, coordinata dall’ufficio Politiche della Legalità e delle Sicurezze, nei mercati, nei cimiteri, durante eventi e manifestazioni e collabora con la Polizia municipale che la annovera tra le 10 associazioni del Progetto volontari.

Presso il Punto città Sociale e Sicura di via Cesare Costa 77 da lunedì 25 febbraio i volontari di Vivere Sicuri raccoglieranno le segnalazioni dei cittadini sui temi che riguardano la sicurezza e l’ambiente facendosi carico di inoltrarle agli enti competenti. In collaborazione con Hera, forniranno inoltre informazioni sulla raccolta differenziata e distribuiranno sacchetti per l’umido. Infine, nella sede saranno disponibili materiali sulla prevenzione dei reati messi a disposizione dall’amministrazione comunale.

Il Punto d’ascolto sarà aperto al pubblico lunedì dalle 10.30 alle 12.30, mercoledì dalle 15.30 alle 17.30; venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30; sabato dalle 10.30 alle 12.30. Inoltre, i locali funzioneranno come magazzino per l’attività di rimozione delle scritte svolta dall’associazione.

Il fabbricato, dove i volontari, oltre ad aver completamente risistemato l’area esterna confinante con la scuola, hanno ripristinato impianto elettrico, idraulico e servizi, compiendo anche lavori di muratura, sarà dotato di allarme per scoraggiare sbandati che invece in passato erano riusciti ad introdurvisi.
Nei mesi scorsi, grazie allo strumento della diffida amministrativa introdotto dal Regolamento di Polizia urbana per contrastare situazioni di grave incuria e degrado, l’amministrazione comunale ha anche fatto sistemare, attraverso un intervento di pulizia e taglio dell’erba, l’area verde privata adiacente; la sede di Vivere Sicuri si trova nella striscia di terra situata tra la scuola d’infanzia e questo campo un tempo utilizzato per attività sportive.

















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