3.020 parti nel 2018 (oltre il 4% in più rispetto al 2017), 577 neonati ricoverati in Terapia Intensiva (+2,7%), 20.000 pazienti in età pediatrica (0-14 anni) visitati, 800 interventi di chirurgia pediatrica. Questa la carta di identità del Dipartimento ad Attività Integrata Materno – Infantile dell’AOU di Modena, diretto dal prof. Lorenzo Iughetti che ha lo scopo di unire tutte le specialità che si occupano dei bambini e della donna. Il Dipartimento, infatti, comprende la Pediatria (diretta dal prof. Iughetti), l’Oncoematologia Pediatrica (di cui è referente la dottoressa Monica Cellini), l’Ostetricia e Ginecologia (prof. Fabio Facchinetti), la Chirurgia Pediatrica (dottor Pier Luca Ceccarelli), la Neonatologia (prof. Alberto Berardi). Il Dipartimento è punto di riferimento provinciale per il parto ad alto rischio e svolge, in collaborazione con il 118, il servizio di trasporto di emergenza neonatale (STEN). A queste si aggiunge la Genetica Medica (diretta dalla dottoressa Olga Calabrese che fornisce consulenza e diagnosi genetica alla persona/famiglia affetta da una patologia genetica e/o a rischio di svilupparla e/o di trasmetterla.
Il prof. Lorenzo Iughetti è stato nominato direttore del Dipartimento il 1° novembre 2018, in sostituzione del prof. Fabrizio Ferrari. Vice-Direttore è il dottor Pierluca Ceccarelli. Dal17 dicembre 2018 prof. Fabio Facchinetti ha ottenuto la nomina a Professore Ordinario andando a completare così l’assetto dirigenziale delle strutture del Dipartimento. “Scopo del Dipartimento Materno Infantile – ha spiegato il prof. Lorenzo Iughetti – è coordinare e integrare tutte le funzioni relative alla cura della mamma e dei bambini, dalla gestazione, al parto, sino a tutte le patologie dell’età pediatrica. Grazie a questo coordinamento, il bambino e la mamma possono trovare un pool di professionisti che sono in grado di fornire tutte le risposte terapeutiche ai loro problemi. Questa attività multidisciplinare si è arricchita, di recente con le collaborazioni instaurate con l’Azienda USL e l’Azienda Ospedaliera di Reggio in campi come la Chirurgia Pediatrica e la Reumatologia Pediatrica. L’unificazione tra Baggiovara e Policlinico ci consente di collaborare con i colleghi dell’Ospedale Civile mettendo in comune competenze e tecnologie, come accade ad esempio per la chirurgia robotica.”
Da novembre 2018, infatti, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e l’Azienda USL di Reggio Emilia hanno attivato una convenzione tramite la quale i professionisti della Reumatologia Pediatrica dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, diretta dal dottor Alessandro De Fanti gestiscono al Policlinico, due volte al mese, un ambulatorio per la presa in carico di questi pazienti. Allo stesso modo, da gennaio 2019, i professionisti dell’equipe di Chirurgia Pediatrica del Policlinico di Modena, diretta dal dottor Pier Luca Ceccarelli, assicurano la presa in carico dei pazienti chirurgici pediatrici della Provincia di Reggio Emilia. Lo stesso supporto ai pazienti pediatrici a Reggio Emilia.
Ostetricia e Ginecologia
Dati dei parti in crescita, all’Ostetricia del Policlinico, per il secondo anno di seguito. Nel 2018, i parti sono stati 3.020 (+4,3% rispetto al 2017). Metà dell’incremento di 135 parti proviene dal Distretto di Pavullo. Le mamme di origine straniera hanno contribuito per il 42% dei parti (contro il 45% del 2017), quindi il 58% dei parti ha riguardato donne di nazionalità italiana. Tra le straniere il Magreb la fa da padrone (11%), seguito da Subsahara (7%) ed Est Europa (7%).
Le mamme over 35 sono aumentate dal 26 al 29% ed è aumentato il contributo della fecondazione assistita passata dal 4 al 5%. I tagli cesarei sono ulteriormente calati passando dal 26 al 23%, mentre sono aumentate le parto-analgesie (da 10% a 14%). Cinque sono stati i parti extra-ospedalieri, nessuno in montagna.
All’interno della Struttura Complessa è presente il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), riferimento per la provincia di Modena per i trattamenti di II e III livello. Oltre alla semplice Inseminazione Intrauterina (circa 80 trattamenti/anno) si effettuano circa 300 cicli/anno di Fecondazione in Vitro e Trasferimento degli Embrioni (F.I.V.E.T.) e Iniezione intracitoplasmatica di un singolo spermatozoo (I.C.S.I.). La percentuale di successi (gravidanze su trasferimenti di embrioni) è stata del 30% nel 2018, superiore al più recente dato nazionale emanato dall’Istituto Superiore di Sanità (anno 2016, 26%).
All’interno della Struttura Complessa viene effettuata anche l’attività ginecologica.
In particolare, il Dr. Carlo Alboni, ha dato particolare impulso allo sviluppo della chirurgia ginecologica con 972 interventi chirurgici eseguiti nel 2018. È stata implementata la chirurgia laparoscopica mini-invasiva per la patologia ginecologica complessa (oncologia ed endometriosi profonda) con incremento degli interventi in multiequipe con i colleghi della chirurgia generale che ha portato a un +60% di interventi chirurgici per endometriosi (vs 2017). È iniziata l’attività di chirurgia robotica Ginecologica presso Ospedale di Baggiovara – AOU Modena. Sono stati eseguiti 14 interventi.
Neonatologia
Nell’anno 2018 sono stati ricoverati nella Struttura Complessa di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia 577 neonati, con un incremento del 2,7% rispetto all’anno 2017. Di questi, 57 erano pretermine con peso alla nascita inferiore a 1500 gr e 29 con peso alla nascita inferiore a 1000 gr. La Terapia Intensiva Neonatale accoglie, anche dalla provincia, neonati che necessitano di trattamento ipotermico neuroprotettivo o con altre patologie che richiedono assistenza intensiva. I medici e gli infermieri della Terapia Intensiva Neonatale svolgono, di concerto con il 118, il servizio trasporto di emergenza neonatale (STEN); nell’anno 2018 sono stati effettuati 32 trasporti.
La Pediatria e Pediatria ad Indirizzo Oncologico
Nel 2018 l’UO di Pediatria ha fatto fronte alla maggiore richiesta di cure da parte dei bambini del territorio modenese, determinata in primis dalle patologie infettive particolarmente virulente, quali l’influenza, incrementando di circa il 10% il numero dei ricoveri sia in degenza ordinaria sia in DH e visitando in urgenza-emergenza circa 20.000 bambini e adolescenti afferenti all’Accettazione Pediatrica del Policlinico. Nel 2018 si sono inoltre consolidate le attività specialistiche di endocrinologia e diabetologia pediatrica, di nefrologia pediatrica, bronco-pneumologia pediatrica, nefrologia pediatrica, gastroenterologia pediatrica e neurologia pediatrica che hanno riguardato oltre 10.000 pazienti. Si è inoltre sviluppata ulteriormente l’attenzione alle malattie rare in collaborazione con il Servizio di Genetica Medica diretto dalla dr.ssa Calabrese ed è stato istituito l’ambulatorio per i Bambini con bisogni speciali, fulcro provinciale del programma di cure palliative pediatriche che riguarda oltre 100 soggetti con patologie particolarmente complesse e che necessitano di una presa in carico multidisciplinare.
Nel 2018 la Pediatria ad indirizzo onco-ematologico ha consolidato la sua attività di ricovero e di attività ambulatoriale sui numeri dell’anno precedente con oltre 400 ricoveri e 4.000 prestazioni ambulatoriali. Particolare sviluppo ha avuto anche in questo settore della Pediatria l’attenzione alle patologie rare e nello specifico ai pazienti affetti da drepanocitosi per i quali l’UO di Pediatria ad indirizzo onco-ematologico costituisce l’hub a livello regionale essendo inserita nell’European Reference Network dei centri di eccellenza europei.
Chirurgia Pediatrica
La Struttura Complessa di Chirurgia Pediatrica è attiva presso l’AOU di Modena dal 1998 ed affronta tutto l’ampio spettro della patologia chirurgica neonatale e pediatrica viscerale toraco-addominale ed urologica, congenita o acquisita, in elezione o in urgenza. Ad oggi, rappresenta anche la Chirurgia Pediatrica di riferimento per tutta la provincia di Modena e per l’Arcispedale S.Maria Nuova – IRCCS di Reggio Emilia
L’attività chirurgica negli ultimi 2 anni si è attestata intorno a circa 750 interventi chirurgici/anno, ma il dato più rilevante è che in questo lasso di tempo gli interventi videoassistiti (laparoscopici, toracoscopici e di endourologia) hanno avuto un incremento pari al 52%, rappresentando oggi oltre il 20% di tutta la casistica operatoria.
Ci sembra opportuno porre l’accento, in particolare, sul fatto che oggi la SC di Chirurgia Pediatrica, esegue tutti gli interventi di endourologia con la tecnologia più avanzata, compreso l’impiego del laser a tullio o a olmio. Nell’ambito del trattamento della calcolosi renale e delle vie urinarie è di fatto operante un vero proprio “stone center pediatrico” con percorsi diagnostico-terapeutici ben definiti. Le tecniche operatorie utilizzate e la casistica che include anche pazienti sotto l’anno di vita, testimonia inequivocabilmente tale vocazione.
Infine, va citata un’importante attività di cooperazione internazionale: presso la SC di Chirurgia Pediatrica vengono trattati bambini con gravi patologie congenito-malformative provenienti da diversi Paesi, in linea con le indicazioni regionali relative alla presa in carico dei casi umanitari.
Genetica Medica
La Struttura Semplice Dipartimentale di Genetica Medica ha la finalità di fornire consulenza e diagnosi genetica alla persona/famiglia affetta da una patologia genetica e/o a rischio di svilupparla e/o di trasmetterla. Gli ambiti assistenziali sono molto ampi comprendendo, in campo clinico, la valutazione diagnostica di problematiche specifiche dall’età prenatale a quella adulta.
Nell’ambito materno-infantile viene offerta la consulenza genetica a coppie con problemi riproduttivi, a gravide con patologie malformative e/o genetiche del feto (entro un percorso strutturato dal PDTA aziendale del feto con malformazioni), a bambini con sospetto o affetti da condizioni geneticamente determinate (con un impegno per il dipartimento MI di circa 2/3 delle prestazioni totali che ammontano 600 per il 2018). In ambito laboratoristico assicura la diagnosi citogenetica in epoca prenatale (132 cariotipi da prelievi di liquido amniotico o di villi coriali nel 2018, in virtù della nuova normativa che ha ristretto le indicazioni al test) e postnatale (553 soggetti, molti dei quali su indicazione del ginecologo della PMA del Policlinico, o per indicazione di altri specialisti come il neonatologo, il pediatra o l’endocrinologo). Il laboratorio è in grado inoltre di completare la diagnostica citogenetica, ove necessario, mediante citogenetica molecolare, e di offrire l’Array CGH (cosiddetto “cariotipo molecolare”) (175 casi nel 2018) su indicazione del genetista clinico o dello specialista del Dipartimento a fronte di specifici quadri clinici quali il ritardo globale dello sviluppo psicomotorio, ritardo mentale, spettro autistico, epilessia e anomalie congenite.