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Piena del Reno, quasi tutte le famiglie sono rientrate nelle proprie case

Nella giornata di oggi, conclusa la fase di emergenza della piena del Reno, quasi tutte le famiglie evacuate ieri per precauzione sono rientrate nelle proprie case: le 9 persone di via del Traghetto (Quartiere Navile) e 40 delle 44 persone sfollate in via Giunio Bruto (Quartiere Borgo Panigale-Reno), dove rimane un solo nucleo familiare composto da 4 persone accolto dal Comune perché non può ancora rientrare nel proprio appartamento.

Da questa mattina operatori di Hera sono al lavoro per ripulire dal fango le zone che ieri sono state invase dall’acqua. La Polizia Locale rimarrà a disposizione dei residenti di via Giunio Bruto con una pattuglia sempre presente sul posto. Altre pattuglie della Polizia Locale di Bologna sono in servizio nei territori dell’unione Terre d’Acqua e a disposizione per intervenire anche nei territori dell’unione Reno Galliera, dove la piena ha creato i danni più ingenti.

“Questa mattina sono stato in via Giunio Bruto con il presidente del Quartiere Borgo Panigale-Reno, Vincenzo Naldi – afferma il Sindaco di Bologna, Virginio Merola – per confermare la vicinanza del Comune ai cittadini colpiti dalle conseguenze della piena del Reno. E’ il momento di stare al loro fianco e di non lasciare solo nessuno. Per questo è importante la richiesta che la Regione Emilia-Romagna farà al governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, e anche l’impegno a risarcire tutte le persone che hanno subìto danni”. Il Sindaco ha poi partecipato al vertice convocato in Prefettura con il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, i Sindaci e gli amministratori dei territori colpiti, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e tutte le forze dell’ordine. “Dopo l’emergenza, è il momento di aiutare le persone a rientrare a casa e di ripristinare la viabilità per tornare alla normalità. Le comunità hanno saputo rispondere con grande coesione: desidero ringraziare tutti coloro che da tante ore sono impegnati a soccorrere e sostenere chi è stato colpito e preparare le condizioni per ricostruire”.

 

 

















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