Eventi e appuntamenti, spettacoli, celebrazioni e premiazioni. Sono alcune delle modalità con cui Lapam Confartigianato si appresta a vivere e a festeggiare il 60° anno dalla fondazione, datata 1959.
‘Dal boom economico all’era digitale’, è questo il titolo scelto per i primi 60 anni dell’associazione di categoria, che nel frattempo è cresciuta e che ora è radicata sul territorio di due province, Modena e Reggio Emilia, rappresentano un traguardo non banale, come non banale è il programma delle celebrazioni.
L’obiettivo è proporre 60 iniziative ed eventi di carattere formativo e culturale su tutto il territorio per promuovere e valorizzare la cultura del lavoro autonomo.
“I 60 anni sono al tempo stesso un traguardo e uno stimolo a guardare avanti – afferma Gilberto Luppi, presidente generale Lapam Confartgianato -. Un traguardo tagliato da oltre 11mila imprese, quelle associate oggi, e da un gran numero di imprenditori. Abbiamo deciso di premiare la fedeltà di tutte le imprese associate da almeno 40 anni (dal 1979 e a ritroso) e abbiamo scoperto che dovremo preparare tante targhe ricordo: sono ben 500, un numero importante che dimostra la fedeltà alla Lapam. Ma, appunto, per noi festeggiare i 60 anni rappresenta anche e forse soprattutto uno stimolo a guardare avanti. L’associazione ha attraversato diverse fasi storiche, ha superato situazioni difficili per congiunture sfavorevoli e ha saputo cambiare pelle e restare moderna nelle varie fasi. Questa capacità di adattarsi al mondo che cambia rappresenta un filo rosso che si snoda da 60 anni”.
“Anche oggi, soprattutto oggi, Lapam è un modello di rappresentanza e di affiancamento agli associati – fa eco il segretario Lapam Confartigianato, Carlo Alberto Rossi -, con servizi personalizzati e con un investimento importante e molto apprezzato nel digitale. Non ci siamo lasciati sorprendere dai cambiamenti e non vogliamo farlo ora: pensiamo alla fatturazione elettronica, che ci ha trovati preparati, e alle nuove sfide. Ne cito una, particolarmente affascinante e urgente: quella della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, temi su cui stiamo lavorando in modo convinto”.
Per il logo dei 60 anni Lapam Confartigianato ha lanciato un contest tra gli studenti di quinta dell’Istituto Venturi di Modena, logo che è stato scelto e che viene presentato: tutti i loghi proposti sono stati pubblicati in un volumetto che testimonia la qualità dei lavoro di studentesse e studenti. Ha vinto Laurentiu Amato, davanti ad Alice Tassinari e a Simone Tarantino.
Tre saranno gli eventi principali a livello di conferenze nel corso dell’anno (i cui titoli sono: Il lavoro che serve. Come creare occupazione nel Paese della fuga dei cervelli; La seconda manifattura d’Europa… senza Europa; Artigiano a chi?) che si realizzeranno a Modena, Sassuolo e Reggio Emilia. Tre anche gli appuntamenti di carattere celebrativo in tre delle diocesi su cui insiste l’associazione: il primo, il 19 marzo (festa di San Giuseppe Artigiano) a Nonantola, nell’Abbazia riaperta dopo il terremoto, con l’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci, gli altri sono previsti a Carpi, in Duomo col vescovo Francesco Cavina e a Reggio Emilia col vescovo Massimo Camisasca.
Non mancheranno iniziative in tutte le otto zone dell’associazione (ricordiamo, per l’importanza anche simbolica, la riapertura di due sedi che tornano nei centri storici di due tra i paesi più colpiti dal sisma del 2012, Finale Emilia e San Felice sul Panaro), oltre ad appuntamenti sull’economia circolare e la sostenibilità ambientale per dare impulso a temi (come quelli del riuso e della rigenerazione urbana) particolarmente congeniali alle piccole e medie imprese.
Per finire, anche se ci sarebbero molte iniziative, da segnalare le premiazioni che si svolgeranno nelle varie zone per gli associati con più di 40 anni di fedeltà a Lapam (che sono, appunto, circa 500) e ai dipendenti.