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Fondazione e Dipartimento Marco Biagi alla guida di una ricerca europea

La Fondazione Marco Biagi coordinerà nel prossimo biennio il progetto di ricerca “iRel. Smarter industrial relations to address new technological challenges in the world of work”, che si è aggiudicato un contributo di 315mila euro dalla Commissione Europea, Direzione Generale “Occupazione e Affari Sociali”, nella linea di finanziamento “Improving expertise in industrial relations”.

Il progetto riunisce un gruppo di istituzioni accademiche, centri di ricerca e organizzazioni sindacali europee che si occuperanno di comprendere come le imponenti trasformazioni tecnologiche degli ultimi anni – in particolare Industria 4.0 e l’avvento delle cosiddette “piattaforme digitali” – abbiano mutato gli scenari dell’organizzazione del lavoro, facendo emergere nuove problematiche e nuove esigenze di regolazione e tutela degli interessi, che sfidano le tradizionali strutture di rappresentanza dei lavoratori e le pratiche messe in atto da queste ultime.

Il team di lavoro avrà una composizione interdisciplinare, comprendente i giuslavoristi Iacopo Senatori, Olga Rymkevich (ricercatori FMB) ed Edoardo Ales (delegato del comitato scientifico FMB per la ricerca internazionale), gli studiosi di organizzazione aziendale Ylenia Curzi (DEMB) e Tommaso Fabbri (DEMB-FMB, vice-direttore della Scuola di dottorato E4E), l’economista Tindara Addabbo (DEMB-FMB, Coordinatrice del Dottorato “Lavoro, Sviluppo e Innovazione”) e i dottorandi Carlotta Favretto, Markus Cappello, Chiara Gaglione e Ilaria Purificato.

Ma faranno parte del gruppo anche rappresentanti delle Università di Bari (prof. Carla Spinelli), Bologna, (prof. Emanuele Menegatti), Aahrus (prof. Natalie Vidbæk Munkholm), Goettingen (prof. Rüdiger Krause), Lodz (prof. Izabela Florczak) e Tartu (prof. Gaabriel Tavits), l’Ires-Cgil (dott. Davide Dazzi), l’Istituto bulgaro di ricerca sociale e sindacale (dr. Ekaterina Ribarova), il sindacato ungherese MOSZ (prof. Attila Kun), la Confederazione europea dei sindacati e l’italiana Filcams-Cgil.

“Le conseguenze della trasformazione digitale dell’impresa e del lavoro – ricorda il dott. Iacopo Senatori – non riguardano solo il piano tecnologico e applicativo, ma anche quello sociale e identitario. Cambiano le connessioni funzionali tra uomo e macchina, riconfigurando la professionalità stessa dei lavoratori e i parametri di valutazione delle prestazioni lavorative. In un simile quadro, è essenziale valorizzare la funzione di regolazione sociale e giuridica storicamente assolta dalle relazioni industriali. E’ ciò che ci proponiamo di fare con questo nuovo progetto, nel quale studieremo le strategie impostate dai sindacati per organizzare e rappresentare le nuove identità lavorative digitali e gli interessi colpiti dalla trasformazione tecnologica, e analizzeremo le misure che le parti sociali stanno adottando per comporre i conflitti emergenti tra lavoro e impresa”.

La ricerca prenderà avvio nel febbraio del 2019 e si concluderà a gennaio del 2021. Una prima occasione di confronto tra i componenti del gruppo di ricerca si avrà a marzo 2019, nel XVII Convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi, dal titolo “The Collective Dimensions of Employment Relations. Organizational and Regulatory Challenges in a World of Work in Transformation”, che dedicherà al tema alcune sessioni di approfondimento.

“Confronteremo le esperienze in corso in molti paesi europei – continua Iacopo Senatori –  con l’obiettivo di comprendere le nuove tendenze, far emergere le migliori pratiche e, in sintesi, mettere a disposizione degli operatori e della comunità scientifica un quadro analitico aggiornato per poter governare un epocale processo di trasformazione che ci accompagnerà per molto tempo ancora”.

















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