La Società Industrie Ceramiche Piemme spa ha presentato una proposta di accordo operativo per l’attuazione dell’ambito AR.3m “Piemme – Torre Oche” che è pubblicato sul sito web del Comune di Fiorano Modenese ai fini della trasparenza e partecipazione. La Giunta Comunale ha accolto la proposta di accordo operativo ed ora gli atti e gli elaborati relativi sono depositati per 60 giorni consecutivi, dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale (09 gennaio 2019), presso il servizio Uea (Urbanistica, Edilizia, Ambiente) in via Vittorio Veneto n. 27/A e possono essere visionati liberamente nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
La documentazione è altresì disponibile sul sito istituzionale del Comune di Fiorano Modenese alla sezione “Amministrazione Trasparente-Pianificazione e Governo del Territorio”. Entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso chiunque può presentare osservazioni sui contenuti dell’accordo operativo pubblicato, che saranno valutate prima dell’approvazione definitiva.
L’area è posta in località Torre Oche, fra i comuni di Maranello e di Fiorano Modenese; l’intervento prevede la riduzione della superficie coperta del 70 %, la bonifica totale del sito completata entro il 2020, il recupero di una zona di valore paesaggistico, l’aumento delle aree verdi in sostituzione dei vecchi capannoni, l’eliminazione di traffico pesante sulla provinciale per Nirano e Torre delle Oche.
Con l’accordo sottoscritto insieme alla proprietà, i Comuni di Fiorano Modenese e Maranello hanno dato il via all’intervento di trasformazione urbanistica del vecchio sito produttivo dell’azienda. L’area sarà convertita da produttiva a residenziale: il progetto prevede che le nuove abitazioni garantiscano caratteristiche di qualità architettonica e di efficienza energetica, facendo in modo che il verde torni ad essere l’elemento preponderante, integrato con il paesaggio circostante e con il torrente Fossa.
La presenza di un sito produttivo, anche se ora utilizzato come magazzino, era diventato inconciliabile col contesto dal punto di vista del traffico pesante e per l’amianto che sarà bonificato entro il marzo 2019. La demolizione dei fabbricati esistenti e il resto della bonifica dovranno invece essere completati entro la fine del 2020.
Sono inoltre previsti il ripristino l’andamento del versante deturpato dall’industria preesistente, mediante la risagomatura del versante per riportarlo all’originaria pendenza; la realizzazione di una rotatoria in prossimità del ponte; la realizzazione di un parco a verde pubblico dotato di barriera di verde con alberature autoctone.