«Non condividiamo le proposte del Governo sulle modalità di controllo e di gestione della società a capitale pubblico che potrebbe ottenere la concessione dell’Autobrennero». Lo scrive Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, in un lettera inviata, giovedì 10 gennaio, a Michele Dell’Orco, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, a proposito delle condizioni poste d
«Non condividiamo le proposte del Governo sulle modalità di controllo e di gestione della società a capitale pubblico che potrebbe ottenere la concessione dell’Autobrennero». Lo scrive Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, in un lettera inviata, giovedì 10 gennaio, a Michele Dell’Orco, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, a proposito delle condizioni poste dal Governo sulla concessione dell’A22 che prevedono, tra l’altro, la restituzione allo Stato degli utili della società dal 2014 a oggi e il controllo dello Stato sulla nuova società “in house” attraverso un comitato paritetico con poteri su gestione, investimenti e sulle politiche di bilancio della società “in house”, la BrennerCorridor che gestirà A22.
«Chiediamo al sottosegretario – sottolinea Tomei – di intervenire su questa vicenda anche come rappresentante di un intero territorio che risulta penalizzato. Per tutti i soci di Autobrennero spa queste proposte non tutelano il patrimonio della società e mettono a rischio investimenti fondamentali».
Tra questi, ricorda Tomei, spiccano la terza corsia nel tratto Campogalliano-Verona, la terza corsia dinamica fino a Bolzano, la Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo, oltre alle opere viarie di collegamento con l’autostrada, finanziate dall’A22 e che saranno realizzati dagli enti pubblici soci, tra cui la Provincia di Modena.
Tomei ricorda i risultati conseguiti da Modena nel campo manifatturiero, ai vertici dell’export; in Provincia sono cresciuti poli e distretti industriali divenuti riferimento mondiale per molti settori così come Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, le regioni insieme al Trentino Alto Adige, attraversate dalla A22 , rappresentano il traino economico dell’Italia.
«Ma questo territorio – avverte Tomei – per continuare ad avere una prospettiva di crescita e sviluppo del settore produttivo e dei servizi, per migliorare la rete di relazioni e comunicazioni con le regioni limitrofe, per continuare ad avere una porta di accesso all’Europa, deve avere garanzie in merito al futuro della gestione della A22 e degli investimenti».
La Provincia, quindi, chiede un incontro per verificare lo stato del confronto già avviato sulle proposte dei soci Autobrennero al fine di arrivare a un accordo di cooperazione con il ministero sulla governance e sul mantenimento del piano trentennale di investimenti da 4,1 miliardi di euro, compresi gli 800 milioni per la viabilità dei territori (di cui 60 per Modena), come previsto negli accordi con il precedente Governo.
al Governo sulla concessione dell’A22 che prevedono, tra l’altro, la restituzione allo Stato degli utili della società dal 2014 a oggi e il controllo dello Stato sulla nuova società “in house” attraverso un comitato paritetico con poteri su gestione, investimenti e sulle politiche di bilancio della società “in house”, la BrennerCorridor che gestirà A22.
«Chiediamo al sottosegretario – sottolinea Tomei – di intervenire su questa vicenda anche come rappresentante di un intero territorio che risulta penalizzato. Per tutti i soci di Autobrennero spa queste proposte non tutelano il patrimonio della società e mettono a rischio investimenti fondamentali».
Tra questi, ricorda Tomei, spiccano la terza corsia nel tratto Campogalliano-Verona, la terza corsia dinamica fino a Bolzano, la Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo, oltre alle opere viarie di collegamento con l’autostrada, finanziate dall’A22 e che saranno realizzati dagli enti pubblici soci, tra cui la Provincia di Modena.
Tomei ricorda i risultati conseguiti da Modena nel campo manifatturiero, ai vertici dell’export; in Provincia sono cresciuti poli e distretti industriali divenuti riferimento mondiale per molti settori così come Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, le regioni insieme al Trentino Alto Adige, attraversate dalla A22 , rappresentano il traino economico dell’Italia.
«Ma questo territorio – avverte Tomei – per continuare ad avere una prospettiva di crescita e sviluppo del settore produttivo e dei servizi, per migliorare la rete di relazioni e comunicazioni con le regioni limitrofe, per continuare ad avere una porta di accesso all’Europa, deve avere garanzie in merito al futuro della gestione della A22 e degli investimenti».
La Provincia, quindi, chiede un incontro per verificare lo stato del confronto già avviato sulle proposte dei soci Autobrennero al fine di arrivare a un accordo di cooperazione con il ministero sulla governance e sul mantenimento del piano trentennale di investimenti da 4,1 miliardi di euro, compresi gli 800 milioni per la viabilità dei territori (di cui 60 per Modena), come previsto negli accordi con il precedente Governo.