In Emilia-Romagna il teatro è di eccellenza. Lo testimoniano i grandi riconoscimenti degli ultimi anni e la 41a edizione dei Premi Ubu, il più prestigioso del settore a livello nazionale, vede ben numerosi premiati tra gli artisti e le produzioni emiliano-romagnole.
“È davvero uno straordinario trionfo quello del teatro dell’Emilia-Romagna – afferma l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti-. Ai premiati della regione vanno tutte le nostre congratulazioni. Un risultato che è una conferma di come offrire opportunità, strumenti, spazi e occasioni di crescita al sistema teatrale e culturale regionale significhi ottenere creazioni e produzioni di qualità altissima, diversificate e riconosciute a livello nazionale e internazionale”.
Il Premio fondato dal critico e editore Franco Quadri e promosso oggi dall’Associazione Ubu, ha assegnato i premi ieri, 7 gennaio 2019, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano.
I riconoscimenti
Premiato come miglior attoreLino Guanciale, uno degli interpreti più amati degli ultimi anni, premiato per La classe operaia va in paradiso prodotto daErt, per la regia di Claudio Longhi, ex-aequo con Gianfranco Berardi per Amleto Take Away della Compagnia Berardi Casolari, spettacolo prodotto dal Teatro dell’Elfo, con il sostegno di Ert.
Il premio come Migliore attrice dell’anno è stato assegnato a Ermanna Montanari, che da oltre trent’anni colleziona riconoscimenti prestigiosi sia in Italia che all’estero, che con Va pensiero (produzione Ert e Teatro delle Albe/Ravenna Teatro) e Fedeli d’amore del Teatro delle Albe nel 2019 giunge a quota quattro Premi Ubu (a cui si aggiungono tutti quelli vinti negli anni dalle Albe, in altre categorie).
Per la categoria under 35 il miglior attore/performer è Marco D’Agostin, dopo il successo di Avalanche prodotto dalla bolognese Associazione Culturale Van; ex-aequo, con Pier Giuseppe Di Tanno, protagonista di Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi? prodotto da Fortebraccio Teatro diretto da Roberto Latini. Tra gli under 35, la migliore attrice èla piacentina Chiara Bersani.
Un altro riconoscimento riguarda una nuova categoria del Premio Ubu per i migliori curatori e organizzatori, assegnato a Daniele Del Pozzo, direttore artistico del Festival Gender Bender, rassegna interdisciplinare all’avanguardia che da diciassette anni richiama a Bologna spettatori da tutto il mondo e ex-aequo a Francesca Corona.
Il Premio per il miglior testo straniero è andato Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace, portato in scena in Italia dal Teatro dell’Elfo, in coproduzione con Ert.
Il progetto speciale è stato assegnato al libro La possibilità della gioia. Pippo Delbono di Gianni Manzella, edito da Clichy e sostenuto da Ert: “Che restituisce con passione militante la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del teatro contemporaneo; per la rarità di una scrittura avvincente che concede molto al racconto senza mai rinunciare all’analisi”. E per concludere anche lo spettacolo vincitore, Overload di Sotterraneo, vanta tra i suoi produttori La Corte Ospitale di Rubiera (Re).
(foto: Daniele Del Pozzo)