La Polizia di Stato e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico S. Orsola siglano un protocollo per agevolare l’incontro tra i giovani pazienti o i loro genitori e gli esperti di settore della Polizia delle Comunicazioni. La convenzione verrà sottoscritta oggi presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna.
Firmeranno l’accordo Geo Ceccaroli, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia Romagna, Antonella Messori, Direttore Generale del Policlinico S. Orsola, ed il Questore Gianfranco Bernabei quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza.
Il progetto, che si pone nell’ambito dell’attività di prevenzione degli episodi di bullismo e cyberbullismo disciplinata dalla legge n. 71 del 29 maggio 2017, prevede l’attivazione di un “punto d’ascolto” presso il Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale S. Orsola, con la presenza congiunta di Operatori Sanitari e di personale della Specialità della Polizia di Stato.
L’iniziativa si prefigge l’obiettivo di raccogliere le istanze, le esperienze, le perplessità ed i disagi dei giovani utenti del web e, al contempo, fornire informazioni a supporto di ipotetiche vittime e del personale sanitario.
La finalità del progetto è quella di “intercettare”, ricercandole in ogni luogo di permanenza od aggregazione dei giovani, le condizioni di disagio o malessere derivante dalle conseguenze di usi inopportuni, se non illeciti, dei nuovi mezzi di socializzazione.
Infatti, oltre alle scuole, proprio gli ospedali, e nello specifico i Reparti Pediatrici (anch’essi luoghi di intercettazione del disagio giovanile, spesso derivante da un contesto socio-familiare inadeguato) potrebbero consentire l’incontro di personale della specialità con i giovani e, in particolare, con le vittime di possibili abusi.
Poiché lo sportello sarà operativo solo in alcune giornate prestabilite, per agevolare la ricezione delle richieste verrà predisposta una casella di posta elettronica dedicata e, nell’atrio del Reparto di Pediatria, una “buchetta postale” in cui far pervenire eventuali segnalazioni o richieste d’intervento.
Il progetto, sostenuto dal Questore di Bologna, offrirà la possibilità di avvalersi di un osservatorio privilegiato per recepire, nell’immediatezza, problematiche difficilmente rilevabili in altri contesti, favorendo così un’ampia diffusione della cultura della legalità tra i giovani.