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Persone disabili, anziani e donne in gravidanza: priorità riservata presso tutti gli sportelli anagrafe di Reggio

Da oggi anche gli uffici Anagrafe del Comune di Reggio Emilia, sede di via Toschi, di Pieve e Ospizio, saranno più accoglienti. Le persone con disabilità, gli ultrasettantacinquenni e le donne in gravidanza hanno la priorità nell’erogazione dei servizi anagrafici. Rivolgendosi al personale del Punto di accoglienza, verrà loro riconosciuta la priorità e verranno così limitati i tempi di attesa.

L’anagrafe accogliente è un’altra iniziativa del progetto ‘Reggio Emilia città senza barriere’ di Fcr e del Comune di Reggio Emilia che da anni stanno lavorando a una città sempre più a misura dei cittadini più fragili. L’obiettivo è il medesimo del progetto “Non sono perfetto ma sono accogliente” dedicato agli esercizi commerciali del centro storico: accogliere tutti i clienti con un’attenzione di riguardo verso le persone con fragilità, dare un segnale di inclusione e cura.

“Abbiamo concretizzato l’impegno del Consiglio comunale – spiega Annalisa Rabitti, presidente Fcr e responsabile del progetto ‘Reggio Emilia città senza barriere’ – coerentemente con i nostri obiettivi per rendere la nostra una città accessibile e ‘senza barriere’. Le barriere non sono solo i gradini o le problematiche di accesso, ma anche quelle che noi chiamiamo le barriere culturali: quell’insieme di comportamenti, disattenzioni e poca cura, che creano un vero e proprio stigma verso le differenze. Una ragazza disabile che collabora con noi una volta mi ha detto che la sua difficoltà è sua, ma le barriere le incontra fuori, non se le porta da casa.

Un gesto di attenzione, anche piccolo, può rendere la vita meno complicata a chi l’ha già comunque difficile. Una fila o una lunga attesa, che per la maggior parte delle persone è una perdita di tempo o un momento di noia, per alcuni è un momento complicato da gestire. Esistono persone più fragili delle altre, e noi crediamo che rendere la loro attesa più breve sia semplicemente un atto dovuto, di civiltà, il rispetto di un diritto. Ma è anche un atto di gentilezza, una parola poco di moda oggi, ma di grande importanza fra le persone”.
















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