Quasi 130 chilometri di strade provinciale potrebbero passare nei prossimi mesi dalla competenza della Provincia a quella dell’Anas. L’Assemblea dei sindaci modenesi ha discusso, giovedì 6 dicembre, una prima proposta tecnica della Provincia in risposta a una richiesta della Regione che si inquadra in una operazione, avviata dal precedente Governo nel 2016, che riguarda le strade provinciali di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, ritenute di interesse nazionale.
Già discussa nelle scorse settimane dalla Conferenza unificata Stato-Regioni, la proposta dovrà passare all’esame del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e successivamente del Parlamento.
Per quanto riguarda il modenese l’ipotesi nell’elenco spiccano arterie quali la sp 413 tra Modena e Carpi e la sp 623 da Modena al confine bolognese.
Come ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «si tratta dell’avvio di una procedura lunga e complessa. La Regione, su sollecitazione del Governo, ci ha chiesto di fare una proposta per il passaggio all’Anas di alcune strade provinciali. Noi abbiamo indicato alcune arterie di interesse sovraprovinciale e di collegamento ai caselli autostradali anche per garantire una maggiore uniformità della rete viaria. Come Provincia avremmo preferito continuare a gestire queste strade, ma con maggiori risorse; tuttavia in questa fase difficile dal punto di vista finanziario, ci è sembrato coerente accogliere la sollecitazione di Governo e Regione perché cedendo circa quasi il dieci per cento della nostra rete ci garantiamo un indubbio sgravio di costi. Per i cittadini non cambierà nulla, anche perché Anas dispone delle risorse necessarie per garantire le manutenzioni e gli investimenti e su questi aspetti manterremo un controllo costante, perché si tratta di arterie importanti per tutto il territorio».
A distanza di quasi vent’anni dal trasferimento della rete stradale dallo Stato alle Regioni, che successivamente la Regione Emilia Romagna ha trasferito alle Province, parte di queste arterie potrebbero ritornare quindi allo Stato.
NELLA PROPOSTA C’È LA MODENA-CARPI E LA SP 623, MA UN TRATTO DELLA SS12 VA ALLA PROVINCIA
Le strade provinciali individuate dalla Provincia che potrebbero passare all’Anas sono state individuate in base alla rilevanza interprovinciale e i nei collegamenti con i caselli autostradali.
L’elenco comprende la sp 413 Romana sud da Modena a Carpi per complessivi 11 chilometri (una precedente ipotesi della Provincia di trasferire anche la Romana nord da Carpi a Novi, non è stata accolta dall’Anas in quanto la Provincia di Mantova non intende trasferire la prosecuzione dell’arteria nel proprio territorio); la provinciale 623 del passo Brasa in pratica da Modena fino al confine bolognese per complessivi 52 chilometri; a S.Felice sul Panaro la sp 568 dall’innesto con la sp 468 fino al confine bolognese per oltre 11 chilometri e la sp 468 da S.Felice fino al confine con Ferrara; la sp 569 da Vignola al confine bolognese per circa sei chilometri; la Provincia propone di cedere anche il tratto della Modena-Sassuolo da Casinalbo a Baggiovara portando così tutta la superstrada sotto la competenza dell’Anas; nell’elenco figurano anche un tratto a Carpi della provinciale 13, lungo circa un chilometro e 600 metri, compreso tra la provinciale 413 Romana e la sp 468; sempre a Carpi un tratto di quasi due chilometri della sp 468 dal confine reggiano alla sp 13.
In Appennino è previsto il passaggio della provinciale 40 di Vaglio da Lama Mocogno a Montecreto e di un tratto della provinciale 324 del Passo delle Radici, lungo circa otto chilometri, tra l’incrocio con la sp 40 di Vaglio a Montecreto fino a Pievepelago; in cambio la Provincia acquisirà la competenza di un tratto della statale 12 da Lama Mocogno a Pievepelago per complessivi quasi 25 chilometri.
STRADE ALL’ANAS, IL PARERE DEI SINDACI: “SERVONO GARANZIE SU RISORSE E INVESTIMENTI”
La discussione nell’Assemblea dei sindaci sul progetto di passaggio di alcune strade provinciali all’Anas è stata l’occasione per fare il punto sui problemi della viabilità modenese.
Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, ha posto il problema più generale «sul futuro della gestione delle strade provinciali, un tema che deve essere compreso nel percorso dell’autonomia regionale con relative risorse. Questo progetto di passaggio per ora è solo un’ipotesi che deve esser accompagnata da impegni precisi per gli adeguamenti e le opere richieste da tempo all’Anas dagli enti locali».
Un tema questo ripreso praticamente da tutti i sindaci, soprattutto dell’Appennino, a partire da Gianfranco Tanari sindaco di Zocca, che sul passaggio della sp 623 all’Anas ha chiesto garanzie sulle manutenzioni e sullo sgombero neve, dando anche atto del buon lavoro realizzato in estate dalla Provincia.
Anche Corrado Ferroni, sindaco di Pievepelago, ha sottolineato l’impegno della Provincia sulle manutenzioni «ma in Appennino servono opere strutturali attese da tempo come il superamento di Pavullo», tema ripreso da Elio Pierazzi, sindaco di Frassinoro, da Luciano Biolchini, sindaco di Pavullo, e da Maurizio Paladini, sindaco di Montefiorino, che ha colto l’occasione per affrontare le problematiche della viabilità dell’Appennino ovest, in particolare sull’adeguamento della Cerredolo-Ponte Dolo.
Maurizia Rebecchi, sindaco di Ravarino, ha posto il tema della sp 568 che deve essere adeguata al traffico attuale e «il passaggio all’Anas deve prevedere l’impegno a realizzare queste opere, altrimenti meglio rimanga alla Provincia»; richiesta condivisa da Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto e da Maino Benatti, sindaco di Mirandola, che ha sottolineato «la necessità di confrontarsi con Anas sugli investimenti e insistere nel chiedere il passaggio anche del tratto della sp 413 tra Carpi e Novi; anche Simone Pelloni, sindaco di Vignola, ha ribadito «quello che conta sono le risorse disponibili, non di chi sia la competenza», mentre Sandro Palazzi, sindaco di Finale Emilia, ha manifestato i dubbi sul passaggio «in quanto Anas è un interlocutore lontano dai territori».