A varcare i cancelli di 7.8.Novecento in questa trentaduesima edizione sono stati in migliaia, circa 18mila persone per la precisione: un flusso ininterrotto di visitatori e compratori che, nei 15.000 mq di superficie espositiva, si sono lasciati sedurre da antiquariato, modernariato e pezzi vintage. C’è soddisfazione tra gli stand: il pubblico non si è limitato ad ammirare i pezzi esposti, in molti hanno fatto acquisti, a conferma dell’interesse che ancora suscita il mercato dell’antico.
“7.8Novecento con i suoi 32anni è una delle manifestazioni di antiquariato più longeve in Italia: la sfida è mantenerla sempre giovane e in grado di stupire i visitatori – sottolinea Paolo Fantuzzi, Direttore generale di ModenaFiere – Per questo ogni anno diamo spazio a iniziative e mostre collaterali estremamente curiose e molto “pop”, ma mai banali: dalla storia delle caffettiere e dei manifesti del cinema erotico lo scorso anno, a quella dedicata a Rigoletto in questa edizione. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a tutti, non solo ai collezionisti: le gallerie presenti sono brave a diversificare l’offerta, proponendo anche modernariato e pezzi vintage, in grado di coinvolgere anche gli under 40”.
La manifestazione – che chiude il calendario 2018 degli appuntamenti a ModenaFiere – ha accolto circa 200 antiquari italiani e stranieri e si conferma come punto di riferimento del settore, con un format volutamente eclettico per un pubblico che apprezza la pluralità di proposte per tutte le tasche: qui sontuosi mobili vittoriani, statue antiche, troumeau settecenteschi, gioielli d’altri tempi convivono con modernariato e vintage. Grazie alla formula espositiva, che prevede anche momenti dedicati allo scambio tra espositori e commercianti, l’evento riesce a coinvolgere sia gli operatori del settore che i semplici appassionati.
ModenaFiere è pronta ora a concentrarsi su Modenantiquaria, dal 9 al 17 febbraio, una delle manifestazioni più importanti d’Europa di alto antiquariato, che insieme a 7.8.Novecento e all’appuntamento mensile con l’“Antico in Piazza Grande” qualifica la nostra città come capitale italiana dell’antico.