Nel maggio del 2015 l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena bandì la gara di appalto per la ristrutturazione e il miglioramento di cinque corpi di fabbrica del corpo storico (20.000mq) che si aggiungevano ai primi lavori in urgenza per un totale di 25.000mq e 25 milioni di euro di investimento. I cantieri sono iniziati nella primavera del 2016 e si concluderanno nei primi mesi del 2019. Oggi, 1° dicembre, inauguriamo circa 9.000 metri quadri, pari a più del 40% dei lavori avviati due anni fa: spazi confortevoli, che rispettano le normative antisismiche, con arredi moderni. I lavori sono stati finanziati dalla Regione Emilia – Romagna (€ 19.031.682,57), dai fondi della L. 67/88 sui finanziamenti dell’edilizia sanitaria (€ 2.270.000) e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (1.000.000).
Grazie ai lavori, sarà possibile riorganizzare anche l’offerta assistenziale: si costituiranno nuove aree di degenza omogenee e spazi ambulatoriali che permetteranno, tra l’altro, di avviare la dismissione del Poliambulatorio facendo rientrare gradualmente le attività ospedaliere e di supporto che oggi lo occupano. Entro la metà del 2019 si completerà il resto dei lavori; in futuro verrà realizzata anche la struttura destinata a ospitare il Materno – Infantile, parte integrante della nuova Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena.
“Per il Policlinico – spiega il direttore generale Ivan Trenti – il 2012 ha segnato per molti versi un imprevisto ma inevitabile nuovo inizio. Inaugurato nel 1963, nel 2013 avrebbe dovuto festeggiare i cinquant’anni di vita: ma la celebrazione è stata trasformata dal terremoto in ricostruzione. Da subito si è deciso di restituire alla comunità un ospedale più sicuro e rinnovato. Dal punto di vista organizzativo, ristrutturare un ospedale senza mai interromperne l’attività è stata una necessità estremamente complessa e disagevole. Per questo, ci sentiamo in dovere di ringraziare tutti, pazienti, professionisti, cittadini e imprese costruttrici. Non sono stati mesi facili, perché curare e assistere al meglio, in mezzo ai cantieri non era scontato. Eppure, ancora una volta, tutti hanno collaborato per risolvere i problemi e raggiungere l’obiettivo: ridare rapidamente alla nostra comunità una parte importante del Policlinico, più funzionale, accogliente e sicura”.
Gli interventi messi in opera nel 2016-2019 hanno avuto lo scopo di raggiungere il massimo miglioramento sismico previsto dalla normativa per un edificio ristrutturato. Ci si è avvalsi delle tecniche più avanzate di dissipazione dell’energia sismica. Si tratta di vere e proprie molle realizzate all’interno delle pareti, che consentono di assorbire parte dell’onda sismica e dissiparla, a vantaggio della struttura edilizia: infatti, grazie all’azione delle molle, le componenti strutturali dell’edificio subiscono danni leggeri anche in presenza di scosse significative. Accanto ai dissipatori, sono stati utilizzati metodi più tradizionali: le cerchiature in acciaio dei pilastri, le controventature in acciaio che consentono di ammortizzare le forze laterali del sisma e sono stati rinforzati i solai.
“Una struttura di ricovero e cura – sottolinea Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la Salute della regione Emilia – Romagna – deve essere prima di tutto solida, sicura, oltre che bella e confortevole, per i pazienti e per chi ci lavora quotidianamente. E quelli che inauguriamo oggi sono spazi rinnovati e riqualificati nel rispetto delle normative antisismiche, ma capaci al tempo stesso di assicurare comfort e qualità della degenza. Interventi importanti, resi possibili anche grazie alle risorse che la Regione ha destinato al Policlinico: oltre 21 milioni di euro tra fondi dell’Accordo di Programma 2013 e finanziamenti – quasi 19 milioni – concessi dalla struttura commissariale dopo i gravi danni causati al complesso ospedaliero dal terremoto del 2012. Del resto, lo abbiamo detto dal primo giorno di governo che la sanità sarebbe stata in cima alla nostra agenda. Continuiamo dunque ad investire per migliorare ulteriormente le strutture e i servizi per i cittadini, destinando risorse per realizzare nuovi ospedali laddove è necessario o per ammodernare, riqualificare e dotare di strumentazioni sempre più all’avanguardia quelli già esistenti. Colgo l’occasione per ringraziare davvero tutti coloro che hanno reso possibile arrivare a questo risultato, a partire dal personale, perché capiamo quanto possa essere stato complicato, con i lavori in corso, continuare a garantire ai pazienti la cura e l’assistenza di sempre”.
Non si è trattato solo di un intervento strutturale. I nuovi ambienti sono stati pensati per raggiungere il migliore comfort alberghiero. Sono tutti climatizzati e le degenze sono quasi tutte a 2 posti letto con bagno in camera. Sono stati introdotti letti elettrici per aumentare l’autonomia del paziente e ridurre il rischio da movimentazione dei carichi per il personale sanitario. Tutte le stanze hanno una poltrona relax per la mobilizzazione, gli armadi sono dotati di cassaforte digitale, il comodino ha il tavolo servitore ed è presente un televisore. All’interno dell’area di degenza è previsto anche uno spazio soggiorno con tavolini, divanetti per creare un angolo riservato per il degente ed i suoi famigliari con distributori di bevande e snack. Gli arredi sono stati pensati in colori vivaci, in armonia con quelli neutri delle pareti e dei pavimenti. Anche le nuove aree ambulatoriali hanno seguito lo stesso criterio cromatico, con lettini ad altezza variabile per facilitare la mobilizzazione del paziente.
“Oggi è un giorno importante per tutta la città di Modena – ha commentato Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco e di Modena e Co-Presidente della CTSS – È completata la prima parte dei lavori al Policlinico di Modena: parliamo dei necessari interventi di adeguamento sismico, ma anche di maggiore comfort e migliore assistenza e strutture più moderne. Mentre i cantieri procedevano, abbiamo compiuto una grande svolta nella sanità provinciale, con l’unificazione dei due Ospedali modenesi. I due aspetti vanno di pari passo, per una costante qualificazione della sanità, con professionisti formati e sempre aggiornati, tecnologie moderne e strutture più confortevoli. Ringrazio i professionisti della sanità, a tutti i livelli, ed i volontari, che assicurano con competenza ed impegno la valorizzazione degli investimenti tecnologici ed edilizi a servizio comunità modenese. A loro il mio grazie e quello di tutta l’Amministrazione comunale: questa è Modena, quella profonda che crede nel futuro”.
L’atrio è stato completamente ripensato in ottica moderna, adattandolo agli interventi di consolidamento edilizio. Un esempio su tutti il dissipatore di energia che rimane in vista, protetto da una teca nel cuore dello spazio riportato all’antico splendore. La portineria è stata spostata di fronte alla sua sede storica e ripensata con linee più moderne, armonizzate con il disegno complessivo del nuovo spazio che comprende alcuni uffici, come l’Ufficio Rapporti con il Pubblico la cui collocazione agevola il contatto con i cittadini.
“La soddisfazione per la conclusione di parte dei lavori avviati sugli edifici del Policlinico dopo il sisma del 2012 – afferma il Magnifico Rettore prof. Angelo O. Andrisano – va senz’altro condivisa con i malati e gli utenti, che quotidianamente si rivolgono a questa struttura. Da oltre 50 anni, infatti, questa struttura rappresenta per la collettività modenese un luogo privilegiato dove ricevere assistenza e le migliori cure, e dove trovare i migliori specialisti. I lavori ultimati, benché ancora parziali, contribuiranno, a migliorare la sicurezza di questo ospedale, da sempre punto di riferimento del mondo universitario, ma anche a valorizzare l’eccellenza rappresentata dalla nostra Medicina interna, dalla nostra pneumologia ed a restituire spazi indispensabili per gli studi di medici e docenti che frequentano assiduamente e con dedizione questo luogo. Credo che da domani i pazienti modenesi, e non solo, che verranno qui per ricevere assistenza, potranno apprezzare quanto è stato fatto per rendere più funzionale e accogliente il loro Policlinico”
Gli interventi realizzati
V° Piano
Corpo C e Corpo H ospiteranno in un unico spazio coerente e integrato le degenze della nuova struttura di Medicina Interna, in continuità con gli Ambulatori del DH di Medicina Interna che si trova allo stesso piano.
Corpo B (Ingresso 2), verrà ospitata la degenza di Malattie dell’Apparato Respiratorio, che lascia la sede storica a fianco del Padiglione Beccaria, oggetto di ristrutturazione.
II° III° e IV° Piano
Corpo G dell’area universitaria che ospita studi medici
I° piano
Corpo C e Corpo H prevedono un’area ambulatoriale realizzata per consentire altri interventi di ristrutturazione in zone attualmente occupate da ambulatori e per arrivare all’obiettivo di abbandonare il Poliambulatorio.
Piano Terra
Atrio centrale, è stato portato all’antico splendore: ospiterà la Portineria centrale e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
Costi, dimensioni, finanziamenti
Corpo C:
· Totale intervento mq 3.150: mq 2.500,00 realizzati
· Costo totale €. 3.339.118,43
o Finanziamento regionale: 3.339.118,43
Corpo D:
· Totale intervento mq 3.400: mq 1.000,00 realizzati
· Costo €. 3.491.206,00
o Finanziamento regionale: 1.221.206,00
o Finanziamento legge 67/88: 2.270.000,00
Corpo E (lavori in ultimazione):
· Totale intervento mq 6.100
· Costo €. 6.196.633,09
o Finanziamento regionale: 6.196.633,09
Corpo H:
· Totale intervento mq 4.000: mq 2.900,00 realizzati
· Costo €. 4.913.749,01
o Finanziamento regionale: €. 4.913.749,01
Corpo G:
· Totale intervento mq 3.350: mq 2.750,00 realizzati
· Costo €. 3.984.362,84
o Finanziamento regionale: €. 3.360.976,04
o Finanziamento Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: €1.000.000 che interverrà sul V° Piano dell’area universitaria.