Gli ultimi studi dell’Agenzia Europea per l’ambiente hanno certificato che il bacino Padano è la zona d’Europa con la peggiore qualità dell’aria, a causa delle combustioni legate a trasporti e attività industriali e ad una particolare condizione geografica.
Partendo da queste premesse oggi a Spilamberto si è svolto il convegno dal titolo ‘Trasporti ad idrogeno per una migliore qualità dell’aria’ e si è discusso su come le tecnologie dell’idrogeno possano contribuire a migliorare la qualità dell’aria, sostituendo i combustibili fossili nei trasporti e affiancando le auto elettriche a batteria.
Il momento sembra propizio: tra le altre Toyota, Hyundai, Mercedes e Alstom stanno commercializzando mezzi che non emettono più particolato ed ossidi di azoto, inquinanti delle nostre città, ma solo vapore d’acqua! Si tratta di mezzi elettrici, alimentati da fuel cell, che, combinando idrogeno e ossigeno dell’aria, producono elettricità senza più combustioni. Più rapidi da rifornire delle auto a batteria.
Cosa manca allora? Non c’è una infrastruttura di produzione di idrogeno da rinnovabili, non sufficienti stazioni di rifornimento (una a Bolzano) e non ancora sufficienti reti culturali e di intenti tra possibili attori pubblici e privati. Con il convegno si è voluto iniziare un movimento inter regionale che speriamo nei prossimi mesi ci possa consentire una reale penetrazione nel nord Italia di tali tecnologie.
Gli atti e una registrazione del convegno promosso dall’Assessore all’Ambiente di Spilamberto con patrocinio di Ministero dell’Ambiente, Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Bologna e Associazione Italiana Idrogeno, si trovano sul sito http://idrogeno.comune.spilamberto.mo.it/.
Durante il convegno sono state presentate esperienze europee e discussi scenari di uso dell’idrogeno. Importanti i relatori coinvolti: Carlos Navas (Fuel Cell & Hydrogen Joint Undertaking); Marcello Romagnoli (Università di Modena e Reggio Emilia); Giampaolo Manzolini (Politecnico di Milano Caudio Fabbri – CRPA); Francesco Melino (Alma Mater Studiorum Università di Bologna); Guillermo Figueruelo (Fundaciòn para el Desarrollo de las Nuevas Tecnologìas del Hidrògeno ed Aragòn); Fabio Da Col (Istituto per Innovazioni Tecnologiche Bolzano Scarl) e Attilio Raimondi della Regione Emilia Romagna.