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Musei Civici di Modena: tra archeologia hi-tech e Bianchi di Faenza

Tra la presentazione delle ultime innovative tecnologie digitali per l’archeologia e l’approfondimento delle collezioni di maioliche dei Musei, continuano anche nel fine settimana di sabato 24 e domenica 25 novembre gli appuntamenti della rassegna “Autunno ai Musei Civici”. Al piano terra di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino sarà possibile, inoltre, visitare la Gipsoteca Graziosi dopo il riassetto, mentre al terzo piano si può ancora ammirare la mostra “L’idea di un principe. Il funeral teatro di Francesco I d’Este”. In programma anche laboratori.

Sabato 24 novembre alle 17 in Sala Crespellani al terzo piano del Palazzo, si svolge un incontro aperto a tutti con Tommaso Saccone, dell’associazione culturale Minerva sul tema “Dal 3D al Gis. Nuove tecnologie per l’archeologia”. Infatti, al termine di un corso svolto dal 20 e 23 novembre ai Musei per studenti universitari e pubblico, l’associazione Minerva illustra le tecnologie digitali che accompagnano la ricerca archeologica e mostra i modelli 3D di reperti modenesi elaborati al corso.

Focus del laboratorio, l’acquisizione da parte dei partecipanti di autonomia nell’utilizzo degli strumenti digitali per rilevare, documentare e pubblicare il dato archeologico, tra cui la modellazione 3D e i software Gis che consentono di organizzare e manipolare differenti tipi di dati e informazioni territoriali.

A partire dall’uso dei database per la gestione della documentazione scritta, grafica e fotografica, l’archeologia è stata tra le prime discipline di ambito umanistico ad avere acquisito nella propria metodologia investigativa e di rappresentazione documentaria le cosiddette “nuove tecnologie” che si dimostrano essere utilissime all’archeologo di oggi per ottimizzare lo studio e valorizzare i beni, ma anche per la diffusione delle informazioni scientifiche derivate dalla ricerca e la divulgazione.

Domenica 25 novembre, invece,  alle 17 in Sala Crespellani, appuntamento con “I bianchi in tavola. Il servizio d’Este-Ungheria e altre maioliche dei Musei Civici”.

La rivoluzione stilistica dei “Bianchi di Faenza” a partire dalla metà del XVI secolo rappresentò una netta inversione di tendenza rispetto alla ricchezza decorativa e cromatica che aveva caratterizzato la produzione in maiolica fino a quel momento. Il bianco divenne il colore dominante di sontuose maioliche dalle ricercate forme barocche e dalla sobria cromia “compendiaria” in blu, giallo e arancio.

Sarà Valentina Mazzotti, conservatore del MIC di Faenza, a parlare del nuovo stile dei “bianchi” in Italia e in Europa e di alcuni esemplari dei Musei. In occasione della conferenza sarà presentato il riallestimento della raccolta realizzato nel 2018 sulla base della schedatura finanziata da Ceramiche Marca Corona di Sassuolo.

L’incontro sarà preceduto alle 16 da un laboratorio creativo didattico sul tema, per adulti e ragazzi dai 12 anni in su, che si svolge al Dida, a piano terra del Palazzo. Si intitola “Tra pieni e vuoti. I Bianchi di Faenza. Giocare con la ceramica” ed è a cura del MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza. Dopo una breve visita per osservare insieme la collezione di ceramiche conservata ai Musei civici, i partecipanti giocheranno con l’argilla a realizzare manufatti ispirati alla tecnica del decoro a traforo che, partendo dai “Bianchi di Faenza”, le maioliche realizzate dalla seconda metà del Cinquecento, caratterizza, con varianti e modifiche, tante produzioni ceramiche successive. Partecipare al laboratorio è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria al numero telefonico 059 2033125.

Sabato 24 e domenica 25 dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 sarà aperta a piano terra di Palazzo dei Musei la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” nella sua veste rinnovata grazie al contributo dell’associazione Amici dei Musei e al sostegno della famiglia Welker che ha finanziato il restauro dei dipinti.

Sarà inoltre possibile visitare gratuitamente la mostra “L’idea di un principe. Il funeral teatro di Francesco I d’Este” che espone disegni e matrici dell capolavoro barocco di Domenico Gamberti “L’idea di un prencipe et eroe christiano”, prezioso volume commissionato da Alfonso IV per eternare la gloria del padre Francesco.

Informazioni online sui Musei e le loro attività (www.museicivici.modena.it).

















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