Sono due gli automobilisti vittime di truffe assicurative on line fermati in città in poco più di 24 dagli agenti di Polizia municipale di Reggio Emilia. E dall’inizio dell’anno sono già otto i conducenti vittima di truffe on line fermati per aver circolato con l’auto priva di copertura assicurativa. Le indagini sono in corso, per accertare se dietro vi sia un’unica regia; intanto la Municipale invita gli automobilisti a prestare la massima attenzione sul tema.
Nel pomeriggio di martedì una donna di 37 anni alla guida di una Bmw è stata fermata nelle vicinanze della Via Emilia in direzione Parma. L’occhio elettronico del Targa system aveva individuato la vettura come priva di copertura assicurativa. Alla richiesta di esibire i documenti infatti la 37enne aveva consegnato un certificato assicurativo, poi risultato falso.
Come prevede il Codice della Strada, gli agenti hanno proceduto al sequestro dell’auto priva di copertura assicurativa, mentre la donna si è immediatamente presentata al Comando per sporgere querela in ordine al reato di truffa, di cui si è detta vittima.
Lo stesso caso si è ripresentato nel tardo pomeriggio di domenica, protagonista un conducente 35enne fermato dagli agenti nella zona sud della città. L’uomo, che guidava l’auto della suocera, ha spiegato agli agenti di aver provveduto di persona a stipulare il contratto assicurativo. All’interno degli uffici del Comando, dove ha sporto a sua volta querela per truffa, l’uomo ha ricostruito i passaggi di quello che si è poi rivelato un raggiro, portando anche la ricevuta del bonifico di oltre 400 euro puntualmente effettuato.
Il meccanismo è identico in tutti i casi ad oggi rilevati dagli agenti della Polizia municipale. In generale, la trappola scatta quando l’automobilista cerca on line preventivi per l’assicurazione dell’auto e accetta un’offerta di solito evidentemente molto vantaggiosa. Per non destare sospetti nelle vittime, viene inviato da una mail riconducibile allo stesso sito su cui si è reperita l’offerta, un contratto all’apparenza regolare e a nome di una nota compagnia assicurativa, completamente estranea alla vicenda, e che poi si rivela contraffatto. In tal modo persone convinte di circolare perfettamente in regola, sedotte da offerte per polizza Rca particolarmente convenienti, finiscono nelle maglie dei controlli su strada, incappando in una sanzione di 849 euro e nel sequestro del veicolo. La buona fede dovrà essere dimostrata dal proprietario del mezzo in sede di ricorso. E a pesare sul malcapitato automobilista non è solo la sanzione, ma la mancata copertura in caso d’incidente.
Prevenire però è possibile seguendo alcuni accorgimenti:
- in Italia esiste un Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), consultabile all’indirizzo www.ivass.it dove vengono segnalati i siti web sospetti.
- Ogni attività di intermediazione assicurativa tramite internet deve riportare per legge i dati dell’intermediario (indirizzo della sede, recapito telefonico e posta elettronica) e numero e data di iscrizione al Regitro unico degli intermediari assicurativi.
- In caso di dubbio è sempre possibile chiedere chiarimenti al contact centre dell’Ivass che risponde al numero verde 80048661
- Una volta stipulata la polizza è sempre bene controllare che il numero di targa e i dati del proprietario sul contratto corrispendano a quelli forniti.
- Infine in caso di dubbio ogni cittadino ha la possibilità di collegarsi al portale dell’automobilista per verificare che la copertura assicurativa sia stata inserita.