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Bologna: “Petite messe solennelle”, il testamento d’artista di Rossini domani a Santa Cristina

Sarà la chiesa di Santa Cristina (Piazzetta Morandi, 2) ad ospitare domani, sabato 17 novembre alle 20.30, un evento speciale dedicato a Gioacchino Rossini, nella settimana in cui cade il 150mo anniversario della sua morte: verrà infatti eseguita la Petite messe solennelle à quatre parties dall’ensemble Cappella Augustana insieme al Coro del Teatro Comunale di Bologna, sotto la direzione del bolognese Matteo Messori, che suonerà anche l’harmonium e il preludio per pianoforte solo. Si ascolteranno due pianoforti (Erard e Pleyel) e un harmonium (Debain) della stessa epoca e degli stessi costruttori di quelli utilizzati da Rossini nel 1864, anno della prima esecuzione (privata).

La Petite messe fa parte di un corpus di circa centocinquanta composizioni vocali e pianistiche che il maestro definì, col suo solito beffardo sense of humour, Péchés de vieillesse, “Peccati di vecchiaia”. Composizioni che sono il frutto di un momento creativo particolarmente fecondo, che Rossini visse nei suoi anni finali presso la sua abitazione centrale a Parigi e in quella estiva a Passy in una dimensione sostanzialmente privata, esercitata in particolare nelle quotidiane ore d’improvvisazione al pianoforte.

Oltre alla musica per pianoforte dove si evince l’influenza di Bach, Chopin, Schumann, Liszt, Rameau, Scarlatti, Clementi, Beethoven e Hummel, Rossini tornò a lavorare a brani vocali su testo sacro, tramite i quali il maestro sembra volersi confrontare con gli esiti recenti del movimento di rinascita della musica liturgica.
In memoria del collega e amico Niedermeyer, recentemente scomparso, tra i più impegnati fautori di tale movimento, Rossini compose nel 1862 un Kyrie la cui sezione centrale costituisce una parodia di un passaggio tratto da una messa dello stesso maestro svizzero. Poco più di un anno dopo Gioachino terminava la composizione di un vasto Gloria e di un Credo. Probabilmente in vista dell’esecuzione che ebbe luogo la sera del 14 marzo 1864, in occasione della festa inaugurale del sontuoso palazzo del nobile amico e banchiere Pillet-Will, Rossini decise di completare questa Petite messe solennelle per soli, coro, due pianoforti e harmonium, dedicandola alla consorte dello stesso conte. La parte del primo pianoforte fu suonata dal celebre allievo di Chopin Georges Mathias e i solisti furono scelti tra cantanti allora di grido. Rossini fu consapevole di aver creato la sua ultima grande composizione, il suo testamento di artista, definito beffardamente “ultimo peccato di vecchiaia”.
L’ appuntamento rientra nel ciclo dei “Sei concerti per Rossini”, che proseguirà il 28 novembre e il 5 dicembre con l’esecuzione, sempre a Santa Cristina, di una scelta dai Péchés de vieillesse.

Modalità di ingresso: l’accesso agli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione tramite mail a eventi@genusbononiae.it

















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