Palazzo d’Accursio, sede degli organi di governo del Comune di Bologna e luogo di arte e di storia unico per la complessità e varietà del patrimonio che ospita, compie un altro passo per diventare anche Palazzo di Città: aperto ai cittadini, punto di partenza per i numerosi percorsi tematici con i quali si può conoscere la città, oltre che luogo che come oggi rimane deputato anche a cerimonie private e pubbliche come matrimoni, convegni, conferimenti di onoreficenze, sede di importanti eventi espositivi e di allestimenti museali permanenti. L’evoluzione verso il Palazzo di Città è iniziata da tempo ed è legata a doppio filo con l’Asse 6 “Città attrattive e partecipate” dei fondi del Programma Operativo Regionale FESR (Fondo europeo sviluppo regionale) 2014-2020 al quale il Comune di Bologna ha partecipato con il progetto “Laboratorio Aperto metropolitano per l’immaginazione, collaborazione e innovazione civica”. Nel 2015 il Comune aveva già deciso di destinare al Laboratorio Aperto i locali della Sala Borsa, spazi di Palazzo d’Accursio e la ex Galleria d’Accursio nel sottopasso di via Rizzoli. I lavori sono già in corso e il progetto permetterà di creare uno degli spazi collaborativi più grandi d’Europa per immaginare nuovi modelli di collaborazione, maggiori relazioni di cittadini e visitatori con il nostro patrimonio storico, impulso a tutti gli spazi culturali e creativi e luogo attraverso il quale accedere in modo innovativo alle tecnologie e dove formare i giovani alle nuove competenze.
L’ultimo passo avanti verso la realizzazione di questo grande progetto è contenuto in un atto approvato dalla Giunta comunale nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore Matteo Lepore, delegato ai temi dell’immaginazione civica e all’agenda digitale, che coordina il progetto del Laboratorio Aperto. Nell’atto sono stati individuati gli spazi destinati a ospitare le attività di carattere istituzionale e progettuale della Fondazione per l’Innovazione Urbana, evoluzione del Comitato Urban Center Bologna del quale raccoglie i 15 anni di esperienza, costituita da Comune di Bologna e Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, in qualità di soci fondatori. La Fondazione, che ha lo scopo di sviluppare e ampliare i progetti di collaborazione nel campo dell’innovazione urbana, stimolando la partecipazione dei cittadini e le diverse forme di collaborazione i diversi attori della città, è uno dei soggetti in collaborazione coi quali si realizzerà il progetto del Laboratorio Aperto e in particolare svolgerà le attività laboratoriali e di incontro negli spazi individuati nella delibera e cioè Palazzo d’Accursio (parte del piano terra e lo spazio aperto del Cortile Guido Fanti) e parte della Sala Borsa (piano terra e piano interrato).
Il nuovo volto del Palazzo di Città si comporrà anche di un altro importante tassello che riguarda il riallestimento degli spazi museali al secondo piano per affiancare alle Collezioni Comunali d’Arte anche le Collezioni dell’Ottocento, integrando questi spazi con la visita alla Torre dell’Orologio.
“Inizia a prendere forma il progetto Palazzo di Città: grazie al Laboratorio Aperto e alla futura riapertura del nuovo cinema Modernissimo e del sottopasso di via Rizzoli – afferma l’assessore Matteo Lepore – Palazzo D’Accursio diventerà il cuore pulsante della vita cittadina, aperto a tutti i cittadini e le cittadine. Un crocevia da cui partire per la scoperta di Bologna e del suo grande patrimonio culturale, in cui immaginare e sperimentare nuovi modelli di collaborazione e dare nuova linfa al tessuto di relazioni della città”.