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Al via a Reggio Emilia un ciclo di incontri per prevenire e dire no a mafie e illegalità

Continua l’impegno del Comune di Reggio Emilia nell’azione di sensibilizzazione e promozione della cultura della legalità, della prevenzione e del contrasto alla corruzione nel tessuto sociale, economico, nella pubblica amministrazione. Un impegno – portato avanti da anni insieme alle realtà territoriali dell’associazionismo e della cooperazione, alle istituzioni scolastiche, agli altri enti locali e agli ordini professionali – che proseguirà nei mesi di novembre e dicembre 2018 con una serie di iniziative per ribadire e rafforzare la contrarietà della comunità reggiana a tutto ciò che è contrario alla legge e alla tutela dei beni comuni.

Le iniziative sono state presentate oggi alla stampa dall’assessora comunale alla Cultura della legalità Natalia Maramotti che ha sottolineato che “questo nutrito calendario di appuntamenti non costituisce una novità per il Comune di Reggio, da tempo impegnato per promuovere la cultura della legalità. Il nostro obiettivo è coinvolgere la comunità in un comune sentire etico, perché le condotte che favoriscono le mafie possono essere anche solo azioni collusive che contribuiscono a far sì che questa acqua lurida si diffonda nel territorio. Per contrastare la mafia serve una società competente per cui sensibilizzazione e formazione sono aspetti fondamentali”. Alla conferenza sono intervenuti anche il segretario generale del Comune di Reggio Emilia Roberto Maria Carbonara, che ha illustrato l’approccio a carattere fortemente culturale del percorso formativo rivolto ai dipendenti pubblici, Giulio Terzi,presidente della Fondazione Giustizia, Enea Mammi della cooperativa Papa Giovanni XXIII, Manuel Masini di Libera contro le mafie, Francesco Vignola, responsabile della formazione di Avviso Pubblico e Nicola Bolzoni di Agende rosse.

Per tenere alta l’attenzione sulla difesa della legalità e mandare un messaggio di vicinanza all’operato dei protagonisti dell’antimafia su tutto il territorio nazionale, sabato 10 novembre alle ore 10, la Sala del Tricolore ospiterà l’iniziativa “Paolo Borrometi: io non taccio. Quando il giornalismo è potente strumento antimafia”, un incontro aperto al pubblico con Paolo Borrometi, cronista fortemente impegnato ed esposto nella lotta contro la ‘ndrangheta, sotto scorta a seguito delle numerose pesanti intimidazioni subite. L’appuntamento è organizzato da Movimento agende rosse Rita Atria con la partecipazione del coordinamento provinciale di Libera e la collaborazione del Comune di Reggio Emilia. Oltre al sindaco Luca Vecchi e all’assessora alla Cultura della legalità Natalia Maramotti, parteciperanno al dibattito i giornalisti Sabrina Pignedoli, Paolo Bonacini e Stefano Morselli. L’incontro si aprirà con un’introduzione artistica dell’attrice Valeria Calzolari e della musicista Giada Fontanelli. Si proseguirà alle ore 16.30, nella Sala Rossa della sede municipale, con il giornalista Paolo Borrometi che discuterà con amministratori pubblici e imprenditori del tema “Reggio Emilia. Fare impresa in territori infiltrati dalla ‘ndrangheta: rischi e complessità. Che nessuno rimanga solo”.

Al fine di rafforzare ulteriormente le competenze del personale della pubblica amministrazione, prenderà il via giovedì 8 novembre un corso di formazione finalizzato ad approfondire i temi del contrasto alla corruzione e a riaffermare i valori dell’etica professionale e della responsabilità civica come antidoti all’illegalità. Il percorso formativo – organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione “Avviso pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” – si rivolge al personale dell’ente, ma anche ai rappresentanti delle associazioni di categoria e del terzo settore e liberi professionisti. Il ciclo di incontri, che proseguirà fino a metà dicembre, affronterà tre focus tematici: evoluzione della corruzione e rapporto con le infiltrazioni mafiose: elementi di base dei fenomeni e loro trasformazioni; gestione del rischio corruzione: dal piano nazionale anticorruzione ai piani triennali per la prevenzione degli enti locali; principi base di etica pubblica: dalle carte dei valori ai codici di condotta per dipendenti pubblici e amministratori locali.

Sempre in tema di legalità e pubblica amministrazione, martedì 4 dicembre alle ore 17.30 presso la Sala Rossa della sede municipale verrà presentato il Rapporto 2017 “Amministratori sotto tiro”, che censisce gli atti intimidatori e le minacce nei confronti di amministratori pubblici e di persone che operano all’interno della pubblica amministrazione in tutta Italia. Saranno presenti Michele Albanese, cronista del Quotidiano del Sud e consigliere nazionale Fnsi con delega ai progetti per la legalità, e Claudio Forleo, ufficio stampa di Avviso pubblico. L’evento è organizzato in collaborazione con la Federazione nazionale della stampa italiana.

Il ciclo di incontri si concluderà lunedì 10 dicembre con la messa in scena della pièce teatrale “Mala’ndrine. Anche i Re Magi sono della ‘Ndrangheta”, da un’idea di Francesco Forgione, ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, scritto con Bartolo Scifo e Pietro Sparacino. Uno spettacolo che parla della ‘ndrangheta con le voci della ‘ndrangheta, per capire il passato, affrontare il presente e riappropriarci del futuro. Lo spettacolo andrà in scena presso il teatro Sant’Agostino, in città. Sono previste due repliche: una al mattino alle ore 10 riservata agli studenti, una la sera alle ore 21 con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Nella convinzione che il maggior investimento nel cambiamento della società si debba compiere sui più giovani, il Comune di Reggio – in collaborazione con il centro sociale Papa Giovanni XXIII – ha avviato da alcuni anni iLaboratori della legalità presso gli istituti scolastici di secondo grado per sensibilizzare anche i più giovani su etica e legalità. A riguardo, sabato 15 dicembre alle ore 9 presso il Palazzo di giustizia di Reggio Emilia si terrà l’incontro “Tribunale bene comune”, organizzato in collaborazione con Fondazione Giustizia. L’incontro, giunto alla sua quarta edizione, vedrà magistrati, procuratori e avvocati accogliere e portare la loro esperienza diretta agli studenti.

Tutte le iniziative in calendario sono parte del progetto comunale “Prove di legalità resiliente”, che ha ottenuto il cofinanziamento della Regione Emilia–Romagna.

Preambolo a questi incontri è stato, il 18 e 25 ottobre scorsi, un seminario intensivo di aggiornamento in tema diMisure di prevenzione e di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il C.I.R.S.F.I.D. dell’Università degli Studi di Bologna.

















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